Un senso profondo di ribellione prende ogni persona costretta a pensare fuori della propria logica e a credere a cose futili ed inutili ai fini della crescita umana. Eppure l’educazione che diffondiamo tende spesso ad essere proprio questa: spingiamo i bambini a fare anche quello che non piace e gli adulti ad obbedire alle istituzioni, pensando che l’ossequio alle regole sia la via d’uscita al disordine e al conflitto sociale. Educhiamo più spesso alla conservazione dello stato esistente che alla produzione di senso e al pensiero che si autogenera. Il paradosso dell’epoca contemporanea sta nella libertà imprigionata dell’infanzia e nella autorità sanzionata della non infanzia. I bambini hanno la giornata scandita da obblighi e da compiti, con una progressiva riduzione dello spazio destinato al tempo libero e al gioco. Gli adulti, la non infanzia, hanno orari da rispettare e relazioni da coltivare per affermare la propria autorità. C’è poco tempo per parlare, ed il dialogo è spesso rivolto a far cambiare idea all’altro, piuttosto che al sano confronto dei diversi punti di vista. Dialogare significa stabilire un rapporto comunicativo in un campo nel quale regna la libertà della persona che si esprime anche fuori delle regole, non perché non abbia una disciplina di condotta, ma perché l’uscire dal seminato è il segno della nascita di opportunità insospettate nei contesti che solo e semplicemente accettano quanto già stabilito. Questa breve premessa per introdurre il tema della scuola familiare, in inglese homeschooling, nata negli USA nella dizione che la definisce, diffusa ormai in tutto il mondo e divulgata anche in Italia. Della homeschooling fanno parte anche gruppi di genitori che si ispirano alla scuola Waldorf Steiner e al metodo Montessori.

Chistolini, S. (2006). Oltre la Scuola Steiner e il Metodo Montessori. Si chiama Homeschooling la risposta della famiglia alla crisi sociale della scuola. IL NODO, IX, n. 30, 5 dicembre, 19-26.

Oltre la Scuola Steiner e il Metodo Montessori. Si chiama Homeschooling la risposta della famiglia alla crisi sociale della scuola

CHISTOLINI, Sandra
2006-01-01

Abstract

Un senso profondo di ribellione prende ogni persona costretta a pensare fuori della propria logica e a credere a cose futili ed inutili ai fini della crescita umana. Eppure l’educazione che diffondiamo tende spesso ad essere proprio questa: spingiamo i bambini a fare anche quello che non piace e gli adulti ad obbedire alle istituzioni, pensando che l’ossequio alle regole sia la via d’uscita al disordine e al conflitto sociale. Educhiamo più spesso alla conservazione dello stato esistente che alla produzione di senso e al pensiero che si autogenera. Il paradosso dell’epoca contemporanea sta nella libertà imprigionata dell’infanzia e nella autorità sanzionata della non infanzia. I bambini hanno la giornata scandita da obblighi e da compiti, con una progressiva riduzione dello spazio destinato al tempo libero e al gioco. Gli adulti, la non infanzia, hanno orari da rispettare e relazioni da coltivare per affermare la propria autorità. C’è poco tempo per parlare, ed il dialogo è spesso rivolto a far cambiare idea all’altro, piuttosto che al sano confronto dei diversi punti di vista. Dialogare significa stabilire un rapporto comunicativo in un campo nel quale regna la libertà della persona che si esprime anche fuori delle regole, non perché non abbia una disciplina di condotta, ma perché l’uscire dal seminato è il segno della nascita di opportunità insospettate nei contesti che solo e semplicemente accettano quanto già stabilito. Questa breve premessa per introdurre il tema della scuola familiare, in inglese homeschooling, nata negli USA nella dizione che la definisce, diffusa ormai in tutto il mondo e divulgata anche in Italia. Della homeschooling fanno parte anche gruppi di genitori che si ispirano alla scuola Waldorf Steiner e al metodo Montessori.
2006
Chistolini, S. (2006). Oltre la Scuola Steiner e il Metodo Montessori. Si chiama Homeschooling la risposta della famiglia alla crisi sociale della scuola. IL NODO, IX, n. 30, 5 dicembre, 19-26.
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