I frammenti papiracei di Avito. A proposito dell'origine della merovingica

Viene qui proposta una nuova interpretazione dell’origine storica della scrittura merovingica, che non è più vista come semplice trasformazione della scrittura corsiva nuova in uso nelle cancellerie provinciali dipendenti dalla prefettura delle Gallie, ma come sopravvivenza e trasformazione delle tradizioni grafiche cancelleresche tardoromane nelle cancellerie dei vescovi tardoromani della stessa area gallica. Il fenomeno è interpretato graficamente soprattutto alla luce dell’analisi del sistema, assai caratteristico, delle legature presenti nei più antichi esempi di merovingica e, sotto il profilo della storia sociale della scrittura, come espressione del mantenimento in uso delle prassi scrittorie tardoantiche negli ambienti del clero e dei gruppi familiari eminenti di ascendenza galloromana. È inoltre offerta una trascrizione critica dei frammenti papiracei di epistole ed omelie di Avito di Vienne.