The essay analyses several funeral poems composed in Greek by Bessarion and contained in the Greek Marcian autograph manuscript 533. The poems reflect the author’s cultural and ideological education between sixteen and thirty years of age. In addition to the Monodia for Manuel II Palaeologus (written in prose, although the model for Bessarion’s later poem), the author examines the tomb inscription in iambs for the ambassador Michael Amiroutzes, the verses on the tapestries representing Manuel and Helena Palaeologi in imperial and monastic dress, and the funeral iambs for Cleopa Malatesta Palaeologina, probably conceived, as those for Amiroutzes, as a tomb inscription. Further, the appendix includes the critical edition of the first and last of these compositions. The literary and rhetorical analysis of these verses makes it possible to draw a portrait of the young Bessarion’s political thought, his cultural education, and precocious role at the courts of Constantinople and Mystras, in addition to the complex dynastic context of the last Byzantine court (the latter the subject of a brief résumé on the Palaiologoi/Malatesta alliance and the figure of Cleopa).

Il contributo è dedicato all’analisi di alcune poesie funebri composte in greco dal giovane Bessarione e contenute nel codice autografo Marciano greco 533, che documentano l’iter della formazione culturale e ideologica del loro autore tra i sedici e i trent’anni. Oltre alla Monodia per Manuele II Paleologo (scritta in prosa ma falsariga per la successiva poesia bessarionea), vengono presi in esame l’iscrizione tombale in giambi per l’ambasciatore Michele Amirutza, i versi per gli arazzi raffiguranti i Paleologhi Manuele ed Elena in veste imperiale e monastica, i giambi funebri per Cleopa Malatesta Paleologina. Del primo e dell’ultimo componimento poetico viene inoltre fornita, in appendice, l’edizione critica. L’analisi retorico-letteraria e storica di questi versi permette di desumere informazioni sia sul pensiero politico del giovane Bessarione, sulla sua formazione culturale e sul suo precoce ruolo alle corti di Costantinopoli e di Mistrà, sia sulla complessa situazione dinastica dell’ultima corte bizantina (quest’ultima oggetto di un breve résumé circa l’alleanza Paleologhi/Malatesta e la figura di Cleopa).

Ronchey, S. (1994). Bessarione poeta e l'ultima corte di Bisanzio. In G. FIACCADORI (a cura di), Bessarione e l'Umanesimo. Catalogo della mostra (pp. 47-65). NAPOLI : Vivarium.

Bessarione poeta e l'ultima corte di Bisanzio

RONCHEY, SILVIA
1994-01-01

Abstract

The essay analyses several funeral poems composed in Greek by Bessarion and contained in the Greek Marcian autograph manuscript 533. The poems reflect the author’s cultural and ideological education between sixteen and thirty years of age. In addition to the Monodia for Manuel II Palaeologus (written in prose, although the model for Bessarion’s later poem), the author examines the tomb inscription in iambs for the ambassador Michael Amiroutzes, the verses on the tapestries representing Manuel and Helena Palaeologi in imperial and monastic dress, and the funeral iambs for Cleopa Malatesta Palaeologina, probably conceived, as those for Amiroutzes, as a tomb inscription. Further, the appendix includes the critical edition of the first and last of these compositions. The literary and rhetorical analysis of these verses makes it possible to draw a portrait of the young Bessarion’s political thought, his cultural education, and precocious role at the courts of Constantinople and Mystras, in addition to the complex dynastic context of the last Byzantine court (the latter the subject of a brief résumé on the Palaiologoi/Malatesta alliance and the figure of Cleopa).
1994
8885239099
Il contributo è dedicato all’analisi di alcune poesie funebri composte in greco dal giovane Bessarione e contenute nel codice autografo Marciano greco 533, che documentano l’iter della formazione culturale e ideologica del loro autore tra i sedici e i trent’anni. Oltre alla Monodia per Manuele II Paleologo (scritta in prosa ma falsariga per la successiva poesia bessarionea), vengono presi in esame l’iscrizione tombale in giambi per l’ambasciatore Michele Amirutza, i versi per gli arazzi raffiguranti i Paleologhi Manuele ed Elena in veste imperiale e monastica, i giambi funebri per Cleopa Malatesta Paleologina. Del primo e dell’ultimo componimento poetico viene inoltre fornita, in appendice, l’edizione critica. L’analisi retorico-letteraria e storica di questi versi permette di desumere informazioni sia sul pensiero politico del giovane Bessarione, sulla sua formazione culturale e sul suo precoce ruolo alle corti di Costantinopoli e di Mistrà, sia sulla complessa situazione dinastica dell’ultima corte bizantina (quest’ultima oggetto di un breve résumé circa l’alleanza Paleologhi/Malatesta e la figura di Cleopa).
Ronchey, S. (1994). Bessarione poeta e l'ultima corte di Bisanzio. In G. FIACCADORI (a cura di), Bessarione e l'Umanesimo. Catalogo della mostra (pp. 47-65). NAPOLI : Vivarium.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/147156
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