Questa raccolta di saggi riporta le riflessioni esposte in un convegno internazionale svolto a Roma nel 2007, a sua volta originato dal coinvolgimento di alcuni studiosi sull’interpre- tazione della difficile svolta delle politiche sociali e urbane. Le questioni affrontate riguardano due aspetti fortemente connessi: la centralità della dimensione urbana e territoria- le nel costituire le diseguaglianze sociali, alla quale Donzelot fa riferimento tout-court come una nuova questione urba- na; e i limiti, le difficoltà, gli equivoci dell’azione pubblica stretta, tra vecchi paradigmi, nuove sfide e la porta stretta dell’approccio locale. Il convegno ha aperto una riflessione critica sulle acquisizioni della stagione di sperimentazione del programmi integrati locali, e ne ha mostrato i gravi limiti non solo pratici. Limiti al contrario che investono il modo di pensare e costruire sia il problema che la soluzione. Inoltre, attraverso il confronto con la Francia, ha posto interrogativi sul modello di azione politica che si delinea in questa non rapida transizione dalla tradizione del welfare state alla ricostruzione neo liberale (e oltre). Quest’ultima prospettiva – il superamento o, più prudentemente, la metamorfosi delle premesse neoliberiste – inizia ad offrire un quadro di riferimenti un po’ più coerenti per comprendere le innovazioni degli ultimi trent’anni. Mentre il convegno era in corso, giungevano notizie dell’ennesimo scontro nelle periferie francesi. Il richiamo amaro apparirebbe rituale se non fosse che, non molto tempo prima, in occasione della precedente rivolta, l’allora presidente del Consiglio dei Ministri espresse il timore che questi conflitti fossero destinati a manifestarsi anche in Italia. Anzi, i giornali ripresero dal film La haine di Kassovitz l’immagine di una società in caduta libera e l’ammonimento che – ‘prima o poi’ – anche da noi dovesse accadere lo stesso. Tutto ciò – in premessa al convegno e a questi interventi – solleva due interrogativi un po’ più generali: il primo, sul buon uso della Francia; il secondo, sull’enfasi permanente, in un senso o nell’altro, delle politiche urbane.

Cremaschi, M. (2008). Limiti e prospettive dell’azione locale. TERRITORIO, 46, 85-88.

Limiti e prospettive dell’azione locale

CREMASCHI, Marco
2008-01-01

Abstract

Questa raccolta di saggi riporta le riflessioni esposte in un convegno internazionale svolto a Roma nel 2007, a sua volta originato dal coinvolgimento di alcuni studiosi sull’interpre- tazione della difficile svolta delle politiche sociali e urbane. Le questioni affrontate riguardano due aspetti fortemente connessi: la centralità della dimensione urbana e territoria- le nel costituire le diseguaglianze sociali, alla quale Donzelot fa riferimento tout-court come una nuova questione urba- na; e i limiti, le difficoltà, gli equivoci dell’azione pubblica stretta, tra vecchi paradigmi, nuove sfide e la porta stretta dell’approccio locale. Il convegno ha aperto una riflessione critica sulle acquisizioni della stagione di sperimentazione del programmi integrati locali, e ne ha mostrato i gravi limiti non solo pratici. Limiti al contrario che investono il modo di pensare e costruire sia il problema che la soluzione. Inoltre, attraverso il confronto con la Francia, ha posto interrogativi sul modello di azione politica che si delinea in questa non rapida transizione dalla tradizione del welfare state alla ricostruzione neo liberale (e oltre). Quest’ultima prospettiva – il superamento o, più prudentemente, la metamorfosi delle premesse neoliberiste – inizia ad offrire un quadro di riferimenti un po’ più coerenti per comprendere le innovazioni degli ultimi trent’anni. Mentre il convegno era in corso, giungevano notizie dell’ennesimo scontro nelle periferie francesi. Il richiamo amaro apparirebbe rituale se non fosse che, non molto tempo prima, in occasione della precedente rivolta, l’allora presidente del Consiglio dei Ministri espresse il timore che questi conflitti fossero destinati a manifestarsi anche in Italia. Anzi, i giornali ripresero dal film La haine di Kassovitz l’immagine di una società in caduta libera e l’ammonimento che – ‘prima o poi’ – anche da noi dovesse accadere lo stesso. Tutto ciò – in premessa al convegno e a questi interventi – solleva due interrogativi un po’ più generali: il primo, sul buon uso della Francia; il secondo, sull’enfasi permanente, in un senso o nell’altro, delle politiche urbane.
2008
Cremaschi, M. (2008). Limiti e prospettive dell’azione locale. TERRITORIO, 46, 85-88.
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