Con questo studio si tenta di colmare una grave lacuna nel quadro delle conoscenze idrogeologiche della regione. Lo schema idrogeologico del Delta del Fiume Tevere è stato definito attraverso un'accurata ricostruzione dei corpi sedimentari da cui consegue l'identificazione degli acquiferi e degli aquiclude. La geometria dei complessi idrogeologici che costituiscono il delta è stata rapportata alla morfologia del tetto del paesaggio argilloso plio-pleistocenico sul quale tali corpi sedimentari poggiano. Si è raggiunto così un livello di conoscenza dell'assetto stratigrafico e strutturale avanzato, che consente di capire quali siano i rapporti di circolazione con le adiacenti unità idrogeologiche. La superficie piezometrica delle falde deltizie è stata definita attraverso la misura dei livelli in circa 120 pozzi. Negli stessi acquiferi sono stati rilevati anche i valori di conducibilità elettrica, temperatura e pH. Una particolare attenzione è stata dedicata all'idrologia delle acque di superficie gestite dalla bonifica ostiense mediante un sistema di canali e idrovore. Dopo un rilievo plano-altimetrico di precisione che ha riguardato una consistente maglia di punti distribuiti lungo il reticolo dei canali, sono state rilevate le caratteristiche chimico-fisiche delle acque. Tale approccio è stato applicato anche ai settori terminali del Tevere e del Canale dello Stagno. Relativamente agli acquiferi dell'area della Pineta di Castel Fusano, è stata strutturata una rete di monitoraggio per il controllo degli acquiferi superficiale e profondo, che ha permesso di controllare nel tempo l'andamento dei valori di livello, temperatura e conducibilità elettrica delle acque sotterranee. I rilievi di terreno hanno permesso di produrre cartografie tematiche molto importanti per definire il grado di penetrazione salina nella struttura del delta.

The purpose of this project was to define the hydrogeological model of the Tiber river delta by reconstructing sedimentary bodies and identifying aquifers and aquicludes. The geometry of the hydrogeological systems of the Tiber delta was correlated with the morphology of the Plio-Pleistocene clay deposits which underlie the sedimentary bodies. Greater insight was thus gained about the stratigraphic and structural setting of the area, permitting to understand the flowpaths of groundwater and its interactions with the nearby hydrogeological units. The piezometric surface of the deltaic aquifers was determined by measuring water levels in about 120 wells. In the same aquifers, also electrical conductivity, temperature and pH values were measured. Particular emphasis was placed on the hydrological study of surface waters, whose management (channelling and pumping) falls under the responsibility of the Ostia water reclamation authorities. After conducting a detailed topographic survey of a large number of points distributed along the local network of canals, the physico- chemical characteristics of the waters were analysed. This approach was also applied to the terminal sectors of the Tiber river and of the Canale dello Stagno. Stations were installed to monitor the shallow and deep aquifers of the Pineta di Castelfusano pinewood area and to measure groundwater level, temperature and electrical conductivity. Field surveys permitted to draw thematic maps, showing the extent of salt water intrusion into the delta.

Capelli, G., Mazza, R. (2008). Intrusione salina nel Delta del Fiume Tevere. Evoluzione del fenomeno nei primi anni del terzo millennio. MEMORIE DESCRITTIVE DELLA CARTA GEOLOGICA D'ITALIA, 80 parte seconda, 237-260.

Intrusione salina nel Delta del Fiume Tevere. Evoluzione del fenomeno nei primi anni del terzo millennio

MAZZA, Roberto
2008-01-01

Abstract

The purpose of this project was to define the hydrogeological model of the Tiber river delta by reconstructing sedimentary bodies and identifying aquifers and aquicludes. The geometry of the hydrogeological systems of the Tiber delta was correlated with the morphology of the Plio-Pleistocene clay deposits which underlie the sedimentary bodies. Greater insight was thus gained about the stratigraphic and structural setting of the area, permitting to understand the flowpaths of groundwater and its interactions with the nearby hydrogeological units. The piezometric surface of the deltaic aquifers was determined by measuring water levels in about 120 wells. In the same aquifers, also electrical conductivity, temperature and pH values were measured. Particular emphasis was placed on the hydrological study of surface waters, whose management (channelling and pumping) falls under the responsibility of the Ostia water reclamation authorities. After conducting a detailed topographic survey of a large number of points distributed along the local network of canals, the physico- chemical characteristics of the waters were analysed. This approach was also applied to the terminal sectors of the Tiber river and of the Canale dello Stagno. Stations were installed to monitor the shallow and deep aquifers of the Pineta di Castelfusano pinewood area and to measure groundwater level, temperature and electrical conductivity. Field surveys permitted to draw thematic maps, showing the extent of salt water intrusion into the delta.
2008
Con questo studio si tenta di colmare una grave lacuna nel quadro delle conoscenze idrogeologiche della regione. Lo schema idrogeologico del Delta del Fiume Tevere è stato definito attraverso un'accurata ricostruzione dei corpi sedimentari da cui consegue l'identificazione degli acquiferi e degli aquiclude. La geometria dei complessi idrogeologici che costituiscono il delta è stata rapportata alla morfologia del tetto del paesaggio argilloso plio-pleistocenico sul quale tali corpi sedimentari poggiano. Si è raggiunto così un livello di conoscenza dell'assetto stratigrafico e strutturale avanzato, che consente di capire quali siano i rapporti di circolazione con le adiacenti unità idrogeologiche. La superficie piezometrica delle falde deltizie è stata definita attraverso la misura dei livelli in circa 120 pozzi. Negli stessi acquiferi sono stati rilevati anche i valori di conducibilità elettrica, temperatura e pH. Una particolare attenzione è stata dedicata all'idrologia delle acque di superficie gestite dalla bonifica ostiense mediante un sistema di canali e idrovore. Dopo un rilievo plano-altimetrico di precisione che ha riguardato una consistente maglia di punti distribuiti lungo il reticolo dei canali, sono state rilevate le caratteristiche chimico-fisiche delle acque. Tale approccio è stato applicato anche ai settori terminali del Tevere e del Canale dello Stagno. Relativamente agli acquiferi dell'area della Pineta di Castel Fusano, è stata strutturata una rete di monitoraggio per il controllo degli acquiferi superficiale e profondo, che ha permesso di controllare nel tempo l'andamento dei valori di livello, temperatura e conducibilità elettrica delle acque sotterranee. I rilievi di terreno hanno permesso di produrre cartografie tematiche molto importanti per definire il grado di penetrazione salina nella struttura del delta.
Capelli, G., Mazza, R. (2008). Intrusione salina nel Delta del Fiume Tevere. Evoluzione del fenomeno nei primi anni del terzo millennio. MEMORIE DESCRITTIVE DELLA CARTA GEOLOGICA D'ITALIA, 80 parte seconda, 237-260.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/150177
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