Fascism proclaimed to be a religious movement and many scholars today look at it as one of totalitarian political religions of the 20th century. Did Italian Catholics perceive this aspect of the regime and did they feel Fascism as religious danger? The essay examines a wide range of sources (newspapers, journals, books) and tries to specify the main different trends and phases in Catholic attitude: the dispute of the '20s against the "pagan State", the discussion, after Conciliazione of 1929, on the "religious" nature of the Fascist totalitarian State, the persuasion that Nazism and Communism where both part of a common "neo-pagan" phenomenon, both forms of a new modern idolatry. For a long time, however, the idea of "neo-paganism" led to distinguish Italian Fascism from other political religions: Catholic analysts asserted that the difference between Fascism and Nazism lay exactly in the fact that Fascism, unlike Nazism, was not an antichristian religion. Nevertheless, at the end of the '30s, with the growing friendship between Fascist Italy and Nazi Germany and the introduction of racism, eminent members of the clergy begun to consider "pagan idolatry" the most dangerous enemy for the Church, including Fascism in their condemnation. At the same time, Catholic interpretations viewed the religious dimension of Fascism more as a possible future menace (dangerously alive in some currents of the PNF) that as the real nature of the Mussolini's regime.

Il fascismo si proclamò movimento religioso e molti studiosi oggi lo considerano una delle religioni politiche totalitarie del XX secolo. Percepirono questo aspetto del regime i cattolici italiani, e avvertirono il fascismo come un pericolo religioso? Il saggio esamina un ampio spettro di fonti (quotidiani, riviste, libri) e tenta di individuare le principali tendenze e le principali fasi dell’atteggiamento cattolico: la discussione degli anni ’20 contro lo “Stato pagano”, quella dopo il 1929 sulla natura “religiosa” dello Stato totalitario fascista, la convinzione che nazismo e comunismo facessero parte di un comune fenomeno “neopagano”, entrambi forme di una nuova idolatria moderna. Tuttavia, a lungo l’idea del “neopaganesimo” potrò a distinguere il fascismo italiano dalle altre religioni politiche; gli analisti cattolici affermavano che la differenza tra fascismo e nazismo stava esattamente nel fatto che il fascismo, diversamente dal nazismo, non rappresentava una religione anticristiana. Alla fine degli anni ’30, comunque, data la crescente amicizia italo-tedesca e l’introduzione del razzismo in Italia, autorevoli membri del clero cominciarono a a considerare “l’idolatria pagana” il nemico più pericoloso per la Chiesa e inclusero nella loro condanna il fascismo. Allo stesso tempo, le interpretazioni cattoliche consideravano la dimensione religiosa del fascismo più come una minaccia futura (presente in alcune correnti del PNF) che come la vera natura del regime di Mussolini.

Moro, R. (2005). Religione del trascendente e religioni politiche: il cattolicesimo italiano di fronte alla sacralizzazione fascista della politica. MONDO CONTEMPORANEO, I/1(1), 9-67.

Religione del trascendente e religioni politiche: il cattolicesimo italiano di fronte alla sacralizzazione fascista della politica

MORO, Renato
2005-01-01

Abstract

Fascism proclaimed to be a religious movement and many scholars today look at it as one of totalitarian political religions of the 20th century. Did Italian Catholics perceive this aspect of the regime and did they feel Fascism as religious danger? The essay examines a wide range of sources (newspapers, journals, books) and tries to specify the main different trends and phases in Catholic attitude: the dispute of the '20s against the "pagan State", the discussion, after Conciliazione of 1929, on the "religious" nature of the Fascist totalitarian State, the persuasion that Nazism and Communism where both part of a common "neo-pagan" phenomenon, both forms of a new modern idolatry. For a long time, however, the idea of "neo-paganism" led to distinguish Italian Fascism from other political religions: Catholic analysts asserted that the difference between Fascism and Nazism lay exactly in the fact that Fascism, unlike Nazism, was not an antichristian religion. Nevertheless, at the end of the '30s, with the growing friendship between Fascist Italy and Nazi Germany and the introduction of racism, eminent members of the clergy begun to consider "pagan idolatry" the most dangerous enemy for the Church, including Fascism in their condemnation. At the same time, Catholic interpretations viewed the religious dimension of Fascism more as a possible future menace (dangerously alive in some currents of the PNF) that as the real nature of the Mussolini's regime.
2005
Il fascismo si proclamò movimento religioso e molti studiosi oggi lo considerano una delle religioni politiche totalitarie del XX secolo. Percepirono questo aspetto del regime i cattolici italiani, e avvertirono il fascismo come un pericolo religioso? Il saggio esamina un ampio spettro di fonti (quotidiani, riviste, libri) e tenta di individuare le principali tendenze e le principali fasi dell’atteggiamento cattolico: la discussione degli anni ’20 contro lo “Stato pagano”, quella dopo il 1929 sulla natura “religiosa” dello Stato totalitario fascista, la convinzione che nazismo e comunismo facessero parte di un comune fenomeno “neopagano”, entrambi forme di una nuova idolatria moderna. Tuttavia, a lungo l’idea del “neopaganesimo” potrò a distinguere il fascismo italiano dalle altre religioni politiche; gli analisti cattolici affermavano che la differenza tra fascismo e nazismo stava esattamente nel fatto che il fascismo, diversamente dal nazismo, non rappresentava una religione anticristiana. Alla fine degli anni ’30, comunque, data la crescente amicizia italo-tedesca e l’introduzione del razzismo in Italia, autorevoli membri del clero cominciarono a a considerare “l’idolatria pagana” il nemico più pericoloso per la Chiesa e inclusero nella loro condanna il fascismo. Allo stesso tempo, le interpretazioni cattoliche consideravano la dimensione religiosa del fascismo più come una minaccia futura (presente in alcune correnti del PNF) che come la vera natura del regime di Mussolini.
Moro, R. (2005). Religione del trascendente e religioni politiche: il cattolicesimo italiano di fronte alla sacralizzazione fascista della politica. MONDO CONTEMPORANEO, I/1(1), 9-67.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/151198
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