Questo contributo trae spunto dalla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti United States Postal Service v. Flamingo Industries, nella quale viene chiaramente affermato che USPS non può essere soggetto alla normativa antitrust statunitense (Sherman Act e Clayton Act), data la sua natura di Independent Establishment del Governo federale.La sentenza è l’ultima di una lunga serie in cui la Suprema Corte ha dovuto occuparsi del sistema postale degli Stati Uniti, in relazione, fondamentalmente, a due profili. Da una parte, la Corte è stata più volte investita della questione di legittimità costituzionale del monopolio pubblico attribuito ad USPS. Dall’altra, come nella sentenza Flamingo sopracitata, la Corte ha dovuto stabilire se USPS sia soggetto alla legislazione antitrust, nel senso che debba rispondere dei propri comportamenti anticoncorrenziali, tali da incidere sul mercato postale o su mercati contigui (nel caso specifico della sentenza Flamingo trattasi del mercato della produzione dei sacchi postali). La sentenza Flamingo, e le problematiche ivi sollevate, devono essere lette in relazione alle recentissime proposte di riforma del sistema postale americano (Proposta di legge HR 4970, 2004) che, senza mettere in discussione, né la natura giuridica di USPS, né il monopolio ad esso concesso, propone però dei cambiamenti atti a renderne più trasparente ed efficiente l’attività svolta, in una dimensione quanto più possibile rispettosa delle dinamiche concorrenziali del mercato.

Lottini, M. (2005). Il sistema postale statunitense: da una recente pronuncia della Corte Suprema alle proposte di riforma. SERVIZI PUBBLICI E APPALTI(2), 311-322.

Il sistema postale statunitense: da una recente pronuncia della Corte Suprema alle proposte di riforma

LOTTINI, Micaela
2005-01-01

Abstract

Questo contributo trae spunto dalla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti United States Postal Service v. Flamingo Industries, nella quale viene chiaramente affermato che USPS non può essere soggetto alla normativa antitrust statunitense (Sherman Act e Clayton Act), data la sua natura di Independent Establishment del Governo federale.La sentenza è l’ultima di una lunga serie in cui la Suprema Corte ha dovuto occuparsi del sistema postale degli Stati Uniti, in relazione, fondamentalmente, a due profili. Da una parte, la Corte è stata più volte investita della questione di legittimità costituzionale del monopolio pubblico attribuito ad USPS. Dall’altra, come nella sentenza Flamingo sopracitata, la Corte ha dovuto stabilire se USPS sia soggetto alla legislazione antitrust, nel senso che debba rispondere dei propri comportamenti anticoncorrenziali, tali da incidere sul mercato postale o su mercati contigui (nel caso specifico della sentenza Flamingo trattasi del mercato della produzione dei sacchi postali). La sentenza Flamingo, e le problematiche ivi sollevate, devono essere lette in relazione alle recentissime proposte di riforma del sistema postale americano (Proposta di legge HR 4970, 2004) che, senza mettere in discussione, né la natura giuridica di USPS, né il monopolio ad esso concesso, propone però dei cambiamenti atti a renderne più trasparente ed efficiente l’attività svolta, in una dimensione quanto più possibile rispettosa delle dinamiche concorrenziali del mercato.
2005
Lottini, M. (2005). Il sistema postale statunitense: da una recente pronuncia della Corte Suprema alle proposte di riforma. SERVIZI PUBBLICI E APPALTI(2), 311-322.
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