In this brief bio-bibliographical profile, Steven Runciman’s passion for Byzantium is described for what is was: not mere academic interest, but the expression of a long, intense life in which attention to and active participation in 20th century international politics – in particular, the upheavals in the European-Oriental theatre - combined with strict pursuit of erudition; and in which intellectual curiosity, literary talent, aesthetic originality, and the ease and confidence of historical vision were dominated by faultless dandyism.

In questo breve profilo bio-bibliografico la passione di Steven Runciman per Bisanzio viene raccontata per ciò che fu: non mero interesse accademico, ma espressione di una lunga vita intensa, in cui l’attenzione e attiva partecipazione alla politica internazionale novecentesca, e particolarmente ai rivolgimenti dello scacchiere europeo-orientale, si coniugò a una severa ricerca erudita; e in cui la curiosità intellettuale, il talento letterario, l’originalità estetica, la spregiudicatezza della visione storica furono dominati da un indefettibile dandismo.

Ronchey, S. (2003). Steven Runciman, un dandy bizantino. Prefazione a S. Runciman, La teocrazia bizantina, 7-14.

Steven Runciman, un dandy bizantino. Prefazione a S. Runciman, La teocrazia bizantina

RONCHEY, SILVIA
2003-01-01

Abstract

In this brief bio-bibliographical profile, Steven Runciman’s passion for Byzantium is described for what is was: not mere academic interest, but the expression of a long, intense life in which attention to and active participation in 20th century international politics – in particular, the upheavals in the European-Oriental theatre - combined with strict pursuit of erudition; and in which intellectual curiosity, literary talent, aesthetic originality, and the ease and confidence of historical vision were dominated by faultless dandyism.
2003
9788838348167
In questo breve profilo bio-bibliografico la passione di Steven Runciman per Bisanzio viene raccontata per ciò che fu: non mero interesse accademico, ma espressione di una lunga vita intensa, in cui l’attenzione e attiva partecipazione alla politica internazionale novecentesca, e particolarmente ai rivolgimenti dello scacchiere europeo-orientale, si coniugò a una severa ricerca erudita; e in cui la curiosità intellettuale, il talento letterario, l’originalità estetica, la spregiudicatezza della visione storica furono dominati da un indefettibile dandismo.
Ronchey, S. (2003). Steven Runciman, un dandy bizantino. Prefazione a S. Runciman, La teocrazia bizantina, 7-14.
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