Basandosi su documenti editi e inediti relativi a due spedizioni scientifiche organizzate dalla Società Geografica Italiana - la prima negli anni immediatamente precedenti l’occupazione delle isole dell’Egeo (Vannutelli, 1906) e la seconda a essa contemporanea (Martelli, 1912) - il contributo intende far luce sullo stretto rapporto determinatosi tra la politica estera del governo italiano e l’attività esplorativa del sodalizio romano e verificare in che modo i risultati delle esplorazioni ricognitive abbiano agito come mezzi di propaganda della guerra di espansione in suddetti territori e la letteratura geografica ad essa connessa abbia contribuito alla nascita e affermazione di una «coscienza coloniale». In un clima di rinnovato interesse per la politica coloniale, percepibile anche attraverso il proliferare di saggi e articoli sul tema apparsi sulle pagine delle principali riviste specializzate e affidati alla penna delle più varie figure di studiosi ed esperti di varia formazione disciplinare (giornalisti, ingegneri, medici, archeologi, ecc.), le missioni geografiche, si presentano infatti come «strumenti di italianizzazione» del possedimento, «punte avanzate dei progetti di penetrazione» sia economica che politica e svolgono «un ruolo di avanguardia diplomatica e militare, in quelle stesse situazioni nelle quali, a occupazione avvenuta, sarebbero poi stati sostituiti o affiancati da insegnanti, medici, bancari, funzionari e tecnici» -

Masetti, C. (2010). Il contributo della Società Geografica Italiana alla conoscenza delle Sporadi meridionali e dell'isola di Rodi. Le missioni esplorative di Lamberto Vannutelli(1906) e di Alessandro Martelli (1912). In ARCA MARCELLA (a cura di), Atlante geostorico di Rodi. Territorialità, attori, pratiche e rappresentazioni (1912-1947). Per una geografia del colonialismo italiano (pp. 182-205). ROMA : Gangemi.

Il contributo della Società Geografica Italiana alla conoscenza delle Sporadi meridionali e dell'isola di Rodi. Le missioni esplorative di Lamberto Vannutelli(1906) e di Alessandro Martelli (1912)

MASETTI, CARLA
2010-01-01

Abstract

Basandosi su documenti editi e inediti relativi a due spedizioni scientifiche organizzate dalla Società Geografica Italiana - la prima negli anni immediatamente precedenti l’occupazione delle isole dell’Egeo (Vannutelli, 1906) e la seconda a essa contemporanea (Martelli, 1912) - il contributo intende far luce sullo stretto rapporto determinatosi tra la politica estera del governo italiano e l’attività esplorativa del sodalizio romano e verificare in che modo i risultati delle esplorazioni ricognitive abbiano agito come mezzi di propaganda della guerra di espansione in suddetti territori e la letteratura geografica ad essa connessa abbia contribuito alla nascita e affermazione di una «coscienza coloniale». In un clima di rinnovato interesse per la politica coloniale, percepibile anche attraverso il proliferare di saggi e articoli sul tema apparsi sulle pagine delle principali riviste specializzate e affidati alla penna delle più varie figure di studiosi ed esperti di varia formazione disciplinare (giornalisti, ingegneri, medici, archeologi, ecc.), le missioni geografiche, si presentano infatti come «strumenti di italianizzazione» del possedimento, «punte avanzate dei progetti di penetrazione» sia economica che politica e svolgono «un ruolo di avanguardia diplomatica e militare, in quelle stesse situazioni nelle quali, a occupazione avvenuta, sarebbero poi stati sostituiti o affiancati da insegnanti, medici, bancari, funzionari e tecnici» -
2010
978-88-492-2256-2
Masetti, C. (2010). Il contributo della Società Geografica Italiana alla conoscenza delle Sporadi meridionali e dell'isola di Rodi. Le missioni esplorative di Lamberto Vannutelli(1906) e di Alessandro Martelli (1912). In ARCA MARCELLA (a cura di), Atlante geostorico di Rodi. Territorialità, attori, pratiche e rappresentazioni (1912-1947). Per una geografia del colonialismo italiano (pp. 182-205). ROMA : Gangemi.
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