Le donne, che la guerra aveva gia' mobilitato in varie forme, furono coinvolte anche sul nuovo fronte della propaganda di guerra. Piu' di altre attivita' belliche, la propaganda richiedeva personale qualificato: essa aveva a che fare con la parola scritta e parlata, con articoli, conferenze, immagini che dovevano avere capacita' di attrazione e persuasione. Nella propaganda, quindi, troviamo impegnato un tipo particolare di "donne nuove", vale a dire quelle donne che recentemente avevano avuto accesso all' istruzione superiore, ad un impiego o ad una professione e quindi ad una certa visibilita’ sociale. In questa attivita’ si crearono reti di contatti e influenze reciproche sia nazionali che internazionali: si tratto' insomma di un ulteriore tassello in quel mosaico di esperienze in cui le donne si misurarono nei primi decenni del '900, allargando la sfera del loro impegno sociale e politico. Seguiremo le vicende di una di loro, Amy Allemand Bernardy, una scrittrice nazionalista italiana che si era gia' affermata prima della guerra in un campo editoriale in espansione, i resoconti di viaggio. La sua figura di scrittrice, soprattutto per quel che riguarda la sua attenzione al fenomeno migratorio italiano verso gli Stati Uniti e le sue osservazioni sulla societa' americana del tempo, e' stata rivalutata in alcuni studi recenti. La sua attivita' nel campo della propaganda di guerra, invece, che la coinvolse dal 1917 al 1919 e che rivela aspetti importanti della sua personalita', e' rimasta pressocche' sconosciuta. Oggi, soprattutto attraverso i documenti inediti degli archivi dell' ambasciata italiana a Washington D.C., e l' analisi dei suoi scritti successivi, dove peraltro gli accenni a questa parte della sua vita sono frammentari e indiretti, e' possibile ricostruirla in maniera soddisfacente. Come propagandista, la Bernardy si trovo' ad affrontare difficolta' crescenti, tanto lontani erano nei due paesi non solo la politica di guerra, ma anche la considerazione e i mezzi dedicati alla propaganda. Come osservava un giornalista americano che si era recato in Italia, gli italiani "solo ora stavano cominciando a rendersi conto dell' importanza del nostro motto nazionale: 'Farsi pubblicita' conviene'. Gli Stati Uniti, invece, erano gia' da tempo familiari con la politica e le tecniche di comunicazione di massa ed avevano sia le risorse che la mentalita' per farne largo uso. L’ analisi della sua esperienza americana, quindi, ci permette da un lato di ricostruire questa parte della sua vita dedicata ad una attivita' nuova e prettamente maschile (e' stata infatti l' unica donna impegnata nella propaganda italiana negli Stati Uniti) e dall' altro di osservare anche attraverso i suoi occhi il divario sociale e l' estraneita' culturale dei due alleati, che fu la causa di fondo della loro opposizione politica, di cui lo scontro sulla Questione Adriatica fu il risultato piu’ appariscente.

Rossini, D. (2003). Amy Bernardy e la propaganda italiana negli Stati Uniti (1917-1919). In Giorcelli Cristina (a cura di), Donne d'America. Scritti in onore di Biancamaria Tedeschini Lalli (pp. 239-251). PALERMO : Ila-Palma.

Amy Bernardy e la propaganda italiana negli Stati Uniti (1917-1919)

ROSSINI, Daniela
2003-01-01

Abstract

Le donne, che la guerra aveva gia' mobilitato in varie forme, furono coinvolte anche sul nuovo fronte della propaganda di guerra. Piu' di altre attivita' belliche, la propaganda richiedeva personale qualificato: essa aveva a che fare con la parola scritta e parlata, con articoli, conferenze, immagini che dovevano avere capacita' di attrazione e persuasione. Nella propaganda, quindi, troviamo impegnato un tipo particolare di "donne nuove", vale a dire quelle donne che recentemente avevano avuto accesso all' istruzione superiore, ad un impiego o ad una professione e quindi ad una certa visibilita’ sociale. In questa attivita’ si crearono reti di contatti e influenze reciproche sia nazionali che internazionali: si tratto' insomma di un ulteriore tassello in quel mosaico di esperienze in cui le donne si misurarono nei primi decenni del '900, allargando la sfera del loro impegno sociale e politico. Seguiremo le vicende di una di loro, Amy Allemand Bernardy, una scrittrice nazionalista italiana che si era gia' affermata prima della guerra in un campo editoriale in espansione, i resoconti di viaggio. La sua figura di scrittrice, soprattutto per quel che riguarda la sua attenzione al fenomeno migratorio italiano verso gli Stati Uniti e le sue osservazioni sulla societa' americana del tempo, e' stata rivalutata in alcuni studi recenti. La sua attivita' nel campo della propaganda di guerra, invece, che la coinvolse dal 1917 al 1919 e che rivela aspetti importanti della sua personalita', e' rimasta pressocche' sconosciuta. Oggi, soprattutto attraverso i documenti inediti degli archivi dell' ambasciata italiana a Washington D.C., e l' analisi dei suoi scritti successivi, dove peraltro gli accenni a questa parte della sua vita sono frammentari e indiretti, e' possibile ricostruirla in maniera soddisfacente. Come propagandista, la Bernardy si trovo' ad affrontare difficolta' crescenti, tanto lontani erano nei due paesi non solo la politica di guerra, ma anche la considerazione e i mezzi dedicati alla propaganda. Come osservava un giornalista americano che si era recato in Italia, gli italiani "solo ora stavano cominciando a rendersi conto dell' importanza del nostro motto nazionale: 'Farsi pubblicita' conviene'. Gli Stati Uniti, invece, erano gia' da tempo familiari con la politica e le tecniche di comunicazione di massa ed avevano sia le risorse che la mentalita' per farne largo uso. L’ analisi della sua esperienza americana, quindi, ci permette da un lato di ricostruire questa parte della sua vita dedicata ad una attivita' nuova e prettamente maschile (e' stata infatti l' unica donna impegnata nella propaganda italiana negli Stati Uniti) e dall' altro di osservare anche attraverso i suoi occhi il divario sociale e l' estraneita' culturale dei due alleati, che fu la causa di fondo della loro opposizione politica, di cui lo scontro sulla Questione Adriatica fu il risultato piu’ appariscente.
2003
88770-4506-X
Rossini, D. (2003). Amy Bernardy e la propaganda italiana negli Stati Uniti (1917-1919). In Giorcelli Cristina (a cura di), Donne d'America. Scritti in onore di Biancamaria Tedeschini Lalli (pp. 239-251). PALERMO : Ila-Palma.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/168494
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact