La curatrice propone e condivide alcune riflessioni sollecitate dai contributi emersi nelle diverse giornate di convegno e dai lavori svolti nelle sessioni parallele tracciando un bilancio dell'intero percorso che va dal Convegno del 2009 scaturito dalla Lettera di Papa Benedetto XVI alla Diocesi e alla città di Roma sull’emergenza educativa fino alla redazione del libro che ne costituisce l'esito pedagogico. Queste riflessioni non vogliono costituire un punto di arrivo ma delineare possibili prospettive di impegno educativo e di ricerca futuri. Le scienze dell’educazione sono chiamate ad interrogarsi su come rispondere attraverso un’educazione alla speranza alle molteplici emergenze educative che il nostro tempo pone, come ad esempio un’educazione all’accettazione della diversità (sia determinata dalla disabilità sia caratterizzata da motivi culturali, politici, religiosi ecc.) per una reale inclusione di ogni persona nel tessuto sociale. Speranza ed educazione convergono nella consapevolezza che la vita umana è un cammino, un proiettarsi verso un futuro, orientato alla piena realizzazione di sé. Tutti gli interventi sono accomunati da una intenzione comune, da una logica profonda che attraversa trasversalmente i tre giorni di lavori del Convegno. -

Favorini, A.M. (2010). CONCLUSIONI, 436.3, 223-227.

CONCLUSIONI

FAVORINI, Anna Maria
2010-01-01

Abstract

La curatrice propone e condivide alcune riflessioni sollecitate dai contributi emersi nelle diverse giornate di convegno e dai lavori svolti nelle sessioni parallele tracciando un bilancio dell'intero percorso che va dal Convegno del 2009 scaturito dalla Lettera di Papa Benedetto XVI alla Diocesi e alla città di Roma sull’emergenza educativa fino alla redazione del libro che ne costituisce l'esito pedagogico. Queste riflessioni non vogliono costituire un punto di arrivo ma delineare possibili prospettive di impegno educativo e di ricerca futuri. Le scienze dell’educazione sono chiamate ad interrogarsi su come rispondere attraverso un’educazione alla speranza alle molteplici emergenze educative che il nostro tempo pone, come ad esempio un’educazione all’accettazione della diversità (sia determinata dalla disabilità sia caratterizzata da motivi culturali, politici, religiosi ecc.) per una reale inclusione di ogni persona nel tessuto sociale. Speranza ed educazione convergono nella consapevolezza che la vita umana è un cammino, un proiettarsi verso un futuro, orientato alla piena realizzazione di sé. Tutti gli interventi sono accomunati da una intenzione comune, da una logica profonda che attraversa trasversalmente i tre giorni di lavori del Convegno. -
2010
9788856817034
Favorini, A.M. (2010). CONCLUSIONI, 436.3, 223-227.
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