The book published in 2008, La Tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse) si costruirà domani, (Marrone, P. & Morabito, G. 2008) [The technology needed by architects. How we build today and (perhaps) tomorrow] illustrated the premises and history of the visual representation of the main aspects of architectural technology used to study building elements. This book focuses on the first set of technological problems associated with the design of the foundations of a building which are commented and illustrated using relevant examples. As illustrated in the first book, changes are taking place in design, building techniques, worksite organisation, the production of materials and technical information; this is due to the progressive specialisation of know-how and the increasingly important use of data and tools from different fields of learning. The way we traditionally studied building techniques has effectively become obsolete, if by traditional we mean the more common methods using bricks, wood, iron or concrete. Reliable, safe procedures based on experience are being replaced by important new methods experimented by experts and specialists to find solutions to the many technological problems posed by new architectures. Production is spearheading this continuous evolution in know-how because it believes this will hopefully improve the quality of buildings. As a result, an architect must combine this new data with his own pragmatic knowledge previously based exclusively on the art of building. The book focuses chiefly on the study of foundations; it indicates the main technological problems of design and provides an overview of the building problems using concrete examples. General and theoretical concepts merge with technologically relevant designs in order to increase comprehension of the evolution of building techniques and help to overcome an uncritical assimilation of the solutions found in handbooks. The topic of foundations is organised in stages corresponding to crucial questions and answers using a concept map (Novak & Gowin, 1989) and a select bibliography so that each individual topic can be tackled in-depth. Each phrase in the map is linked to an example, also concisely presented in a format very similar to the ones used in niche publications: a general description is given of each building element on a scale suited to a detailed study. As in architectural magazines the building element has a caption similar to a very analytical legend. The book uses a ‘bird’s-eye’ view, the unusual format of concept maps, and case studies to provide a graphic representation of the structure from amongst the concepts that can guide the technological design of the foundations of a building.

Nel precedente libro «La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse) si costruirà domani» (Marrone, P. e Morabito, G. 2008) sono stati raccontati i presupposti e la storia di una rappresentazione visuale dei principali contenuti della tecnologia dell’architettura per lo studio degli elementi della costruzione. In questo testo, la ricerca è applicata alla prima serie di problemi tecnologici riferiti alla progettazione dell’attacco a terra di un edificio, commentati e strettamente correlati ad alcuni esempi di realizzazioni. Come già introdotto nel primo libro, molteplici mutamenti stanno avvenendo nella progettazione, nelle tecniche della costruzione, nell’organizzazione di un cantiere, nella produzione di materiali e nella stessa informazione tecnica; tutti guidati da una progressiva specializzazione del sapere e da una sempre più importante presenza di dati e strumenti provenienti da diversi apparati scientifici. Il tradizionale studio delle tecniche costruttive - intese come insieme di ricette per costruire in muratura, legno, ferro e cemento armato - è, infatti, diventato obsoleto. Procedure controllate e sicure, frutto dell’esperienza, stanno lasciando il posto a importanti sperimentazioni condotte da esperti e specialisti alla ricerca di soluzioni ai molti problemi tecnologici posti dalle nuove architetture. Si sta così generando un sapere in continua evoluzione sostenuto dalla produzione, che intravede in queste sperimentazioni un possibile miglioramento qualitativo delle costruzioni. Conseguentemente nuove conoscenze affiancano il sapere pragmatico dell’architetto, un tempo affidato esclusivamente all’arte del costruire. Il libro affronta in particolare lo studio dell’attacco a terra indicando le principali problematiche tecnologiche del progetto e cercando di dare un panorama dei problemi costruttivi in relazione allo studio di esempi reali. Concetti generali e teorici s’integrano con progetti realizzati e rilevanti per i loro contenuti tecnologici, per favorire l’apprendimento delle tecniche costruttive dal punto di vista della loro evoluzione e del superamento di un’acritica assimilazione delle soluzioni codificate dai manuali. Attraverso lo strumento della mappa concettuale (Novak e Gowin, 1989), integrata dall’approfondimento di una bibliografia mirata per affrontare nel dettaglio i singoli temi individuati, il tema dell’attacco a terra è organizzato in frasi corrispondenti a domande cruciali e relative risposte. Ogni frase della mappa è collegata a un esempio, anch’esso presentato sinteticamente e in una forma molto simile alle pubblicazioni di settore: una descrizione generale accompagna un particolare costruttivo in una scala adeguata per uno studio di dettaglio. Come nelle riviste d’architettura, il particolare costruttivo ha una didascalia, simile a una legenda molto analitica. In questa visione del lavoro ‘a volo d’uccello’, nella forma insolita delle mappe concettuali, e con il supporto dell’analisi di casi di studio, il libro costruisce una rappresentazione grafica della struttura fra i concetti utili a guidare la progettazione tecnologica dell’attacco a terra della costruzione.

Marrone, P., Morabito, G. (2010). La tecnologia che serve agli architetti – L’attacco a terra. FIRENZE : Alinea Editrice.

La tecnologia che serve agli architetti – L’attacco a terra

MARRONE, Paola;
2010-01-01

Abstract

The book published in 2008, La Tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse) si costruirà domani, (Marrone, P. & Morabito, G. 2008) [The technology needed by architects. How we build today and (perhaps) tomorrow] illustrated the premises and history of the visual representation of the main aspects of architectural technology used to study building elements. This book focuses on the first set of technological problems associated with the design of the foundations of a building which are commented and illustrated using relevant examples. As illustrated in the first book, changes are taking place in design, building techniques, worksite organisation, the production of materials and technical information; this is due to the progressive specialisation of know-how and the increasingly important use of data and tools from different fields of learning. The way we traditionally studied building techniques has effectively become obsolete, if by traditional we mean the more common methods using bricks, wood, iron or concrete. Reliable, safe procedures based on experience are being replaced by important new methods experimented by experts and specialists to find solutions to the many technological problems posed by new architectures. Production is spearheading this continuous evolution in know-how because it believes this will hopefully improve the quality of buildings. As a result, an architect must combine this new data with his own pragmatic knowledge previously based exclusively on the art of building. The book focuses chiefly on the study of foundations; it indicates the main technological problems of design and provides an overview of the building problems using concrete examples. General and theoretical concepts merge with technologically relevant designs in order to increase comprehension of the evolution of building techniques and help to overcome an uncritical assimilation of the solutions found in handbooks. The topic of foundations is organised in stages corresponding to crucial questions and answers using a concept map (Novak & Gowin, 1989) and a select bibliography so that each individual topic can be tackled in-depth. Each phrase in the map is linked to an example, also concisely presented in a format very similar to the ones used in niche publications: a general description is given of each building element on a scale suited to a detailed study. As in architectural magazines the building element has a caption similar to a very analytical legend. The book uses a ‘bird’s-eye’ view, the unusual format of concept maps, and case studies to provide a graphic representation of the structure from amongst the concepts that can guide the technological design of the foundations of a building.
2010
978-88-6055-594-6
Nel precedente libro «La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse) si costruirà domani» (Marrone, P. e Morabito, G. 2008) sono stati raccontati i presupposti e la storia di una rappresentazione visuale dei principali contenuti della tecnologia dell’architettura per lo studio degli elementi della costruzione. In questo testo, la ricerca è applicata alla prima serie di problemi tecnologici riferiti alla progettazione dell’attacco a terra di un edificio, commentati e strettamente correlati ad alcuni esempi di realizzazioni. Come già introdotto nel primo libro, molteplici mutamenti stanno avvenendo nella progettazione, nelle tecniche della costruzione, nell’organizzazione di un cantiere, nella produzione di materiali e nella stessa informazione tecnica; tutti guidati da una progressiva specializzazione del sapere e da una sempre più importante presenza di dati e strumenti provenienti da diversi apparati scientifici. Il tradizionale studio delle tecniche costruttive - intese come insieme di ricette per costruire in muratura, legno, ferro e cemento armato - è, infatti, diventato obsoleto. Procedure controllate e sicure, frutto dell’esperienza, stanno lasciando il posto a importanti sperimentazioni condotte da esperti e specialisti alla ricerca di soluzioni ai molti problemi tecnologici posti dalle nuove architetture. Si sta così generando un sapere in continua evoluzione sostenuto dalla produzione, che intravede in queste sperimentazioni un possibile miglioramento qualitativo delle costruzioni. Conseguentemente nuove conoscenze affiancano il sapere pragmatico dell’architetto, un tempo affidato esclusivamente all’arte del costruire. Il libro affronta in particolare lo studio dell’attacco a terra indicando le principali problematiche tecnologiche del progetto e cercando di dare un panorama dei problemi costruttivi in relazione allo studio di esempi reali. Concetti generali e teorici s’integrano con progetti realizzati e rilevanti per i loro contenuti tecnologici, per favorire l’apprendimento delle tecniche costruttive dal punto di vista della loro evoluzione e del superamento di un’acritica assimilazione delle soluzioni codificate dai manuali. Attraverso lo strumento della mappa concettuale (Novak e Gowin, 1989), integrata dall’approfondimento di una bibliografia mirata per affrontare nel dettaglio i singoli temi individuati, il tema dell’attacco a terra è organizzato in frasi corrispondenti a domande cruciali e relative risposte. Ogni frase della mappa è collegata a un esempio, anch’esso presentato sinteticamente e in una forma molto simile alle pubblicazioni di settore: una descrizione generale accompagna un particolare costruttivo in una scala adeguata per uno studio di dettaglio. Come nelle riviste d’architettura, il particolare costruttivo ha una didascalia, simile a una legenda molto analitica. In questa visione del lavoro ‘a volo d’uccello’, nella forma insolita delle mappe concettuali, e con il supporto dell’analisi di casi di studio, il libro costruisce una rappresentazione grafica della struttura fra i concetti utili a guidare la progettazione tecnologica dell’attacco a terra della costruzione.
Marrone, P., Morabito, G. (2010). La tecnologia che serve agli architetti – L’attacco a terra. FIRENZE : Alinea Editrice.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/186592
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