Successivo e simultaneo: modelli ermeneutici dell’Infinito è una ricostruzione critica della tradizione ermeneutica del testo leopardiano che più ha fatto discutere. Successivo e simultaneo, ovvero successione lineare e simultaneità di eventi nel tempo, sono principi temporali immanenti al testo stesso, la cui individuazione sin dai primi anni di diffusione dell’Infinito, conferisce loro la natura di veri e propri modelli interpretativi. Questa polarità è all’origine dell’intensissimo lavorio interpretativo che è andato sviluppandosi sull’Infinito; essa incrocia diversi piani del discorso critico: la nascita di un’ottica ‘idillica’, l’individuazione di una precisa struttura del testo, la messa a fuoco del rapporto tra artifex e io rappresentato, la presenza di figure di sdoppiamento dell’io, la tematizzazione dei processi astrattivi del lettore.
Malagamba, A. (2004). Successivo e simultaneo: modelli ermeneutici dell'Infinito di Leopardi, XXIX, 1-2, 2004, 119-154.
Successivo e simultaneo: modelli ermeneutici dell'Infinito di Leopardi
MALAGAMBA, ANDREA
2004-01-01
Abstract
Successivo e simultaneo: modelli ermeneutici dell’Infinito è una ricostruzione critica della tradizione ermeneutica del testo leopardiano che più ha fatto discutere. Successivo e simultaneo, ovvero successione lineare e simultaneità di eventi nel tempo, sono principi temporali immanenti al testo stesso, la cui individuazione sin dai primi anni di diffusione dell’Infinito, conferisce loro la natura di veri e propri modelli interpretativi. Questa polarità è all’origine dell’intensissimo lavorio interpretativo che è andato sviluppandosi sull’Infinito; essa incrocia diversi piani del discorso critico: la nascita di un’ottica ‘idillica’, l’individuazione di una precisa struttura del testo, la messa a fuoco del rapporto tra artifex e io rappresentato, la presenza di figure di sdoppiamento dell’io, la tematizzazione dei processi astrattivi del lettore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.