Tradizione, cultura, significato e meta sono (o erano?) ciò che distingue un insediamento umano da un qualsiasi altro insediamento e specie animale sulla terra: tradizione, coscienza dell’esserci di un proprio passato; cultura, conoscenza dei percorsi sin lì seguiti; significato, consapevolezza della particolarità intellettuale ed operativa del proprio esserci; meta, progetto di modificazione dell’esistente a testimonianza “pietrificata” del valore e scopo del proprio esserci, per la predisposizione dell’attuale ad un suo possibile futuro. Tutto ciò, ed altro ancora, è quanto permette di distinguere un insediamento dall’altro, qualunque sia la posizione geografica, storica e culturale, pur assolvendo tutti alle stesse umane necessità. E l’uomo abita quando riesce a orientarsi e identificarsi in un ambiente: i luoghi del suo vivere altro non sono che la manifestazione concreta dell’abitare dell’uomo, la cui identità dipende dall’appartenenza ai luoghi. Ma tutto ciò ha oggi ancora valore? L’attuale omologazione di riferimenti culturali e interventi rappresentativi la nuova realtà (una e globale) sta annullando individualità e corrispondenza tra luogo, forme e materiali che sino a ieri hanno caratterizzato le differenti realtà del nostro pianeta. Così è sempre più difficile convincersi, anche nel profondo, che un modo di trovare identità culturale non è evocare regressivamente fantasmi e vecchi feticci ma, al contrario, avventurarsi nei cantieri ancora sconosciuti del nuovo mondo, che sicuramente sta arrivando (è sempre arrivato) ma che ancora (e mai) nessuno è in grado di prefigurare con precisione, mentre il già esistente è sì cosa indubbia e conosciuta, ma forse ormai giorno dopo giorno in decomposizione se non ricollocato nell’oggi. Difficile convincersi anche perché l’uscita dai confini certi forse non è libera scelta culturale, non accrescimento di saperi, ma imposizione ai molti del nuovo quale modello planetario di sviluppo posto da interessi egemonici di pochi.

Bedoni, C. (2007). Le relazioni strutturali, fisiche ed immateriali, tra l’uomo e i luoghi delle sue azioni (casa, città, territorio)”. In Le Vie dei Mercanti - Rappresentare il Mediterraneo - Pre-print delle Relazioni e dei Contributi del QUINTO FORUM INTERNAZIONALE DI STUDI (pp.83-84). Napoli : CRdC BENECON - Centro Regionale di Competenza per i Beni Culturali Ecologia Economia; Seconda Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Cultura del Progetto.

Le relazioni strutturali, fisiche ed immateriali, tra l’uomo e i luoghi delle sue azioni (casa, città, territorio)”

BEDONI, Cristiana
2007-01-01

Abstract

Tradizione, cultura, significato e meta sono (o erano?) ciò che distingue un insediamento umano da un qualsiasi altro insediamento e specie animale sulla terra: tradizione, coscienza dell’esserci di un proprio passato; cultura, conoscenza dei percorsi sin lì seguiti; significato, consapevolezza della particolarità intellettuale ed operativa del proprio esserci; meta, progetto di modificazione dell’esistente a testimonianza “pietrificata” del valore e scopo del proprio esserci, per la predisposizione dell’attuale ad un suo possibile futuro. Tutto ciò, ed altro ancora, è quanto permette di distinguere un insediamento dall’altro, qualunque sia la posizione geografica, storica e culturale, pur assolvendo tutti alle stesse umane necessità. E l’uomo abita quando riesce a orientarsi e identificarsi in un ambiente: i luoghi del suo vivere altro non sono che la manifestazione concreta dell’abitare dell’uomo, la cui identità dipende dall’appartenenza ai luoghi. Ma tutto ciò ha oggi ancora valore? L’attuale omologazione di riferimenti culturali e interventi rappresentativi la nuova realtà (una e globale) sta annullando individualità e corrispondenza tra luogo, forme e materiali che sino a ieri hanno caratterizzato le differenti realtà del nostro pianeta. Così è sempre più difficile convincersi, anche nel profondo, che un modo di trovare identità culturale non è evocare regressivamente fantasmi e vecchi feticci ma, al contrario, avventurarsi nei cantieri ancora sconosciuti del nuovo mondo, che sicuramente sta arrivando (è sempre arrivato) ma che ancora (e mai) nessuno è in grado di prefigurare con precisione, mentre il già esistente è sì cosa indubbia e conosciuta, ma forse ormai giorno dopo giorno in decomposizione se non ricollocato nell’oggi. Difficile convincersi anche perché l’uscita dai confini certi forse non è libera scelta culturale, non accrescimento di saperi, ma imposizione ai molti del nuovo quale modello planetario di sviluppo posto da interessi egemonici di pochi.
2007
Bedoni, C. (2007). Le relazioni strutturali, fisiche ed immateriali, tra l’uomo e i luoghi delle sue azioni (casa, città, territorio)”. In Le Vie dei Mercanti - Rappresentare il Mediterraneo - Pre-print delle Relazioni e dei Contributi del QUINTO FORUM INTERNAZIONALE DI STUDI (pp.83-84). Napoli : CRdC BENECON - Centro Regionale di Competenza per i Beni Culturali Ecologia Economia; Seconda Università degli Studi di Napoli, Dipartimento di Cultura del Progetto.
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