L’attuale settore della Valle Latina costituiva durante il Tortoniano superiore il bacino perisuturale della catena appenninica, che, nel suo settore centrale, coinvolgeva l’intera dorsale dei Volsci (M.ti Lepini-Ausoni-Aurunci). Questo bacino sedimentario, orientato in direzione circa appenninica, ha ospitato la sedimentazione di flussi silicoclastici (Formazione di Frosinone Auct.) provenienti principalmente da NW e ha ricevuto apporti carbonatoclastici dall’avampaese simbruino-ernico e dalla catena dei Vosci. Inoltre, quest’ultima è da considerarsi l’area sorgente dell’olistostroma di “Argille varicolori” intercalato nella porzione superiore della Formazione di Frosinone affiorante al margine occidentale della Valle Latina.Studi precedenti, condotti nella porzione settentrionale della Valle Latina, hanno individuato un primo ciclo, Messiniano inferiore, discordante sulla Formazione di Frosinone e sul substrato pre-orogenico (Arenarie di Torrice), seguito, nel settore di Collepardo, da un secondo ciclo discordante caratterizzato da Argille con gessi (Messiniano superiore). Per le loro caratteristiche stratigrafico-strutturali, questi cicli discordanti del Messiniano sono stati interpretati come legati all’evoluzione di bacini di thrust-top.Recentemente, un’indagine multidisciplinare condotta nella Valle Latina meridionale ha consentito di riconoscere situazioni stratigrafico-strutturali molto simili a quelle segnalate nell’area settentrionale. Infatti, tra i settori di M. S. Giovanni Campano e Rocca d’Arce affiorano depositi messiniani discordanti, correlabili alle Arenarie di Torrice e alle Argille con gessi di Collepardo.Le indagini di sottosuolo, condotte attraverso l’analisi di linee sismiche e log di pozzi, hanno permesso di evidenziare la struttura profonda dell’area di Torrice, confermando la sua natura di thrust-top basin, e hanno permesso di riconoscere per la prima volta, nel settore meridionale della Valle Latina, una situazione sismo-stratigrafica tipica di bacini sviluppatisi su thrust attivi (thrust-top basin).Da quanto emerso, gli indizi di thrust-top basin messiniani, sia superficiali che profondi, interessano tutto il margine carbonatico orientale della Valle Latina e alcuni settori del suo sottosuolo. Tale presenza vincola la strutturazione in catena di questo tratto di Appennino a due successive fasi compressive messiniane. Inoltre, il rilevamento geologico di superficie, condotto nei settori di M. S. Giovanni Campano e Rocca d’Arce ha evidenziato una ripresa della compressione su piani di taglio a basso angolo che coinvolgono i depositi correlabili alle Arenarie di Torrice e alle Argille con gessi di Collepardo. Quest’ultimo elemento consente di inserire il settore ernico-simbruino e almeno la fascia centro-orientale della Valle Latina, nel segmento appenninico riattivato, fuori sequenza, durante l’evento tettono-sedimentario del Messiniano superiore Lago-Mare/Pliocene inferiore.Infine, elementi di tettonica estensionale sin-sedimentaria sono stati messi in evidenza nell’area di San Giorgio a Liri, per la presenza di facies sismiche cuneiformi, di probabile età Zancleano superiore (MNN 13).

Pasquali, V., Casero, C., Cipollari, P., Cosentino, D. (2004). I bacini sintettonici della Valle Latina meridionale: nuovi vincoli stratigrafici per l’evoluzione cinematica dell’Appennino centrale..

I bacini sintettonici della Valle Latina meridionale: nuovi vincoli stratigrafici per l’evoluzione cinematica dell’Appennino centrale.

PASQUALI, VINCENZO;CIPOLLARI, PAOLA;COSENTINO, Domenico
2004-01-01

Abstract

L’attuale settore della Valle Latina costituiva durante il Tortoniano superiore il bacino perisuturale della catena appenninica, che, nel suo settore centrale, coinvolgeva l’intera dorsale dei Volsci (M.ti Lepini-Ausoni-Aurunci). Questo bacino sedimentario, orientato in direzione circa appenninica, ha ospitato la sedimentazione di flussi silicoclastici (Formazione di Frosinone Auct.) provenienti principalmente da NW e ha ricevuto apporti carbonatoclastici dall’avampaese simbruino-ernico e dalla catena dei Vosci. Inoltre, quest’ultima è da considerarsi l’area sorgente dell’olistostroma di “Argille varicolori” intercalato nella porzione superiore della Formazione di Frosinone affiorante al margine occidentale della Valle Latina.Studi precedenti, condotti nella porzione settentrionale della Valle Latina, hanno individuato un primo ciclo, Messiniano inferiore, discordante sulla Formazione di Frosinone e sul substrato pre-orogenico (Arenarie di Torrice), seguito, nel settore di Collepardo, da un secondo ciclo discordante caratterizzato da Argille con gessi (Messiniano superiore). Per le loro caratteristiche stratigrafico-strutturali, questi cicli discordanti del Messiniano sono stati interpretati come legati all’evoluzione di bacini di thrust-top.Recentemente, un’indagine multidisciplinare condotta nella Valle Latina meridionale ha consentito di riconoscere situazioni stratigrafico-strutturali molto simili a quelle segnalate nell’area settentrionale. Infatti, tra i settori di M. S. Giovanni Campano e Rocca d’Arce affiorano depositi messiniani discordanti, correlabili alle Arenarie di Torrice e alle Argille con gessi di Collepardo.Le indagini di sottosuolo, condotte attraverso l’analisi di linee sismiche e log di pozzi, hanno permesso di evidenziare la struttura profonda dell’area di Torrice, confermando la sua natura di thrust-top basin, e hanno permesso di riconoscere per la prima volta, nel settore meridionale della Valle Latina, una situazione sismo-stratigrafica tipica di bacini sviluppatisi su thrust attivi (thrust-top basin).Da quanto emerso, gli indizi di thrust-top basin messiniani, sia superficiali che profondi, interessano tutto il margine carbonatico orientale della Valle Latina e alcuni settori del suo sottosuolo. Tale presenza vincola la strutturazione in catena di questo tratto di Appennino a due successive fasi compressive messiniane. Inoltre, il rilevamento geologico di superficie, condotto nei settori di M. S. Giovanni Campano e Rocca d’Arce ha evidenziato una ripresa della compressione su piani di taglio a basso angolo che coinvolgono i depositi correlabili alle Arenarie di Torrice e alle Argille con gessi di Collepardo. Quest’ultimo elemento consente di inserire il settore ernico-simbruino e almeno la fascia centro-orientale della Valle Latina, nel segmento appenninico riattivato, fuori sequenza, durante l’evento tettono-sedimentario del Messiniano superiore Lago-Mare/Pliocene inferiore.Infine, elementi di tettonica estensionale sin-sedimentaria sono stati messi in evidenza nell’area di San Giorgio a Liri, per la presenza di facies sismiche cuneiformi, di probabile età Zancleano superiore (MNN 13).
2004
Pasquali, V., Casero, C., Cipollari, P., Cosentino, D. (2004). I bacini sintettonici della Valle Latina meridionale: nuovi vincoli stratigrafici per l’evoluzione cinematica dell’Appennino centrale..
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/272846
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