La riforma proposta dal Ministro Madia si pone obiettivi particolarmente ambiziosi che riguardano una nuova disciplina della dirigenza pubblica, una maggiore partecipazione dei cittadini e una consistente semplificazione delle procedure, da perseguire attraverso un processo di profonda digitalizzazione. Si tratta di trasformazioni che per essere attuate richiedono l’implementazione di un nuovo modello organizzativo e una diversa cultura ispirata a una politica di governance strategicamente orientata. In linea con questa impostazione paradigmatica, la riforma si propone di perseguire una serie di obiettivi innovativi: garantire ai cittadini e alle imprese, anche attraverso un forte ricorso all’utilizzo delle Ict, il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale, riducendo la necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici; definire il livello minimo di qualità, fruibilità, accessibilità e tempestività dei servizi online delle amministrazioni pubbliche e prevedere speciali regimi sanzionatori e premiali per le amministrazioni stesse; ridefinire e semplificare i procedimenti amministrativi, in relazione alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese, mediante una disciplina basata sulla loro digitalizzazione e per la piena realizzazione del principio digital first, nonché l’organizzazione e le procedure interne a ciascuna amministrazione; ridurre gli uffici e il personale, anche dirigenziale, destinati ad attività strumentali, fatte salve le esigenze connesse a eventuali processi di re-internalizzazione di servizi, e correlativo rafforzamento degli uffici che erogano prestazioni ai cittadini e alle imprese.

Cocozza, A. (2016). La riforma delle pubbliche amministrazioni: quale modello organizzativo?. SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE, n. 270 - maggio/ giugno, 58-67.

La riforma delle pubbliche amministrazioni: quale modello organizzativo?

COCOZZA, ANTONIO
2016-01-01

Abstract

La riforma proposta dal Ministro Madia si pone obiettivi particolarmente ambiziosi che riguardano una nuova disciplina della dirigenza pubblica, una maggiore partecipazione dei cittadini e una consistente semplificazione delle procedure, da perseguire attraverso un processo di profonda digitalizzazione. Si tratta di trasformazioni che per essere attuate richiedono l’implementazione di un nuovo modello organizzativo e una diversa cultura ispirata a una politica di governance strategicamente orientata. In linea con questa impostazione paradigmatica, la riforma si propone di perseguire una serie di obiettivi innovativi: garantire ai cittadini e alle imprese, anche attraverso un forte ricorso all’utilizzo delle Ict, il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale, riducendo la necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici; definire il livello minimo di qualità, fruibilità, accessibilità e tempestività dei servizi online delle amministrazioni pubbliche e prevedere speciali regimi sanzionatori e premiali per le amministrazioni stesse; ridefinire e semplificare i procedimenti amministrativi, in relazione alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese, mediante una disciplina basata sulla loro digitalizzazione e per la piena realizzazione del principio digital first, nonché l’organizzazione e le procedure interne a ciascuna amministrazione; ridurre gli uffici e il personale, anche dirigenziale, destinati ad attività strumentali, fatte salve le esigenze connesse a eventuali processi di re-internalizzazione di servizi, e correlativo rafforzamento degli uffici che erogano prestazioni ai cittadini e alle imprese.
2016
Cocozza, A. (2016). La riforma delle pubbliche amministrazioni: quale modello organizzativo?. SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE, n. 270 - maggio/ giugno, 58-67.
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