The purpose of this paper is to outline an analysis of the genealogy and the performativity of the “obstetric violence”, a recent sociopolitical category. On the straight of a critical approach based on the sociology of knowledge, the author supports two thesis: on one hand, obstetric violence, like a moral idea, is an index for a large disintermediation social process; this process challenges both the delegate logic that leads expert systems, and put woman-subject in the centre of the social world. On other hand, obstetric violence like a rational category, redefines the sense of scientific knowledge and practices on childbirth. This paper is divided into four parts: first, the gender perspective by the author; second, the origin of the critical approach toward medicalization of childbirth (mainly according to sociological perspective); third, to define the obstetric violence; fourth, to analyze this category both political-cultural subject and scientific discourse with a truthfulness claim.

Obiettivo di questo saggio è abbozzare una preliminare analisi della “genealogia” e della “performatività” della recente categoria di violenza ostetrica. Sulla base di un approccio critico ispirato alla sociologia della conoscenza sosterremo una duplice ipotesi interpretativa: da una parte, come categoria, la violenza ostetrica è un indicatore di un più ampio processo di disintermediazione che mette in discussione (su base polemico-conflittuale) la logica della delega ai sistemi esperti rimettendo al centro il soggetto-donna; dall’altra, ridefinisce il senso delle pratiche e delle conoscenze scientifiche sul parto via via accumulate. Dopo aver esplicitamente situato il punto di vista di genere dell’autore, il saggio passa ad analizzare la nascita delle tesi critiche contro la medicalizzazione del parto (con particolare riferimento alla letteratura sociologica), per poi definire la categoria di violenza ostetrica, analizzandola sia come oggetto politico-culturale sia come discorso scientifico con pretese di veridicità.

Antonelli, F. (2016). La violenza ostetrica: ipotesi interpretative su una categoria in ascesa. AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI(2), 265-280 [10.1447/84642].

La violenza ostetrica: ipotesi interpretative su una categoria in ascesa

ANTONELLI, FRANCESCO
2016-01-01

Abstract

The purpose of this paper is to outline an analysis of the genealogy and the performativity of the “obstetric violence”, a recent sociopolitical category. On the straight of a critical approach based on the sociology of knowledge, the author supports two thesis: on one hand, obstetric violence, like a moral idea, is an index for a large disintermediation social process; this process challenges both the delegate logic that leads expert systems, and put woman-subject in the centre of the social world. On other hand, obstetric violence like a rational category, redefines the sense of scientific knowledge and practices on childbirth. This paper is divided into four parts: first, the gender perspective by the author; second, the origin of the critical approach toward medicalization of childbirth (mainly according to sociological perspective); third, to define the obstetric violence; fourth, to analyze this category both political-cultural subject and scientific discourse with a truthfulness claim.
2016
Obiettivo di questo saggio è abbozzare una preliminare analisi della “genealogia” e della “performatività” della recente categoria di violenza ostetrica. Sulla base di un approccio critico ispirato alla sociologia della conoscenza sosterremo una duplice ipotesi interpretativa: da una parte, come categoria, la violenza ostetrica è un indicatore di un più ampio processo di disintermediazione che mette in discussione (su base polemico-conflittuale) la logica della delega ai sistemi esperti rimettendo al centro il soggetto-donna; dall’altra, ridefinisce il senso delle pratiche e delle conoscenze scientifiche sul parto via via accumulate. Dopo aver esplicitamente situato il punto di vista di genere dell’autore, il saggio passa ad analizzare la nascita delle tesi critiche contro la medicalizzazione del parto (con particolare riferimento alla letteratura sociologica), per poi definire la categoria di violenza ostetrica, analizzandola sia come oggetto politico-culturale sia come discorso scientifico con pretese di veridicità.
Antonelli, F. (2016). La violenza ostetrica: ipotesi interpretative su una categoria in ascesa. AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI(2), 265-280 [10.1447/84642].
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