The essay explores the buzzatian production of short stories with a view to highlighting the common thread that exists between the fantastic/surreal literature of Dino Buzzati and the expression of a particular "feeling of childhood". Childhood, with its purity, is age dreamed as opposed to the greyness of adult life, which instead is inevitably corrupt and unable to see beyond the worldly dimension. The fantastic of Buzzati, connected to the great theme of childhood, makes its appearance, in different declinations, both in the rare autobiographical re-enactments, and as an ideal and unrepeatable condition for access to the fairytale worlds: sometimes poignant, the feeling of childhood goes together with a bitter and disillusioned vision of the current time and is the prerogative of those who know how to recognize, welcome, cultivate the extraordinary, the wonderful, the mysterious that is in life. The reflection aims to highlight the many precocious buzzatian intuitions in the field of stylistic and artistic-narrative (see the Storie dipinte) that today interest in children's literature.

Il saggio approfondisce criticamente la produzione buzzatiana dei racconti brevi nell'ottica di evidenziare quel fil rouge che intercorre tra il fantastico/surreale della letteratura di Dino Buzzati e l'espressione di un particolare "sentimento dell'infanzia". L’infanzia, con la sua purezza, è età vagheggiata in contrapposizione al grigiore della vita adulta, che invece è inevitabilmente corrotta e incapace di scorgere oltre la dimensione mondana. Il fantastico di Buzzati, connesso al grande tema dell’infanzia, fa la sua comparsa, nelle diverse declinazioni, sia nelle rare rievocazioni autobiografiche, sia come condizione ideale e irripetibile per l’accesso ai mondi di fiaba: talora struggente, il sentimento dell'infanzia va insieme con una visione amara e disillusa del tempo attuale ed è la prerogativa di chi sa riconoscere, accogliere, coltivare lo straordinario, il meraviglioso, il misterioso che è nella vita. La riflessione intende evidenziare le molteplici intuizioni buzzatiane precorritrici in ambito stilistico e artistico-narrativo (si pensi alle Storie dipinte) che oggi interessano la letteratura per l’infanzia.

Lepri, C. (2018). Poetiche tra reale e immaginario. I racconti fantastici di Dino Buzzati. In Letterio Todaro (a cura di), Il puer e la fortezza. Dimensioni artistiche, spazi dell’immaginazione e narrativa per l’infanzia in Dino Buzzati (pp. 101-127). Roma : Anicia [10.14668/886709356].

Poetiche tra reale e immaginario. I racconti fantastici di Dino Buzzati

Chiara Lepri
2018-01-01

Abstract

The essay explores the buzzatian production of short stories with a view to highlighting the common thread that exists between the fantastic/surreal literature of Dino Buzzati and the expression of a particular "feeling of childhood". Childhood, with its purity, is age dreamed as opposed to the greyness of adult life, which instead is inevitably corrupt and unable to see beyond the worldly dimension. The fantastic of Buzzati, connected to the great theme of childhood, makes its appearance, in different declinations, both in the rare autobiographical re-enactments, and as an ideal and unrepeatable condition for access to the fairytale worlds: sometimes poignant, the feeling of childhood goes together with a bitter and disillusioned vision of the current time and is the prerogative of those who know how to recognize, welcome, cultivate the extraordinary, the wonderful, the mysterious that is in life. The reflection aims to highlight the many precocious buzzatian intuitions in the field of stylistic and artistic-narrative (see the Storie dipinte) that today interest in children's literature.
2018
9788867093564
Il saggio approfondisce criticamente la produzione buzzatiana dei racconti brevi nell'ottica di evidenziare quel fil rouge che intercorre tra il fantastico/surreale della letteratura di Dino Buzzati e l'espressione di un particolare "sentimento dell'infanzia". L’infanzia, con la sua purezza, è età vagheggiata in contrapposizione al grigiore della vita adulta, che invece è inevitabilmente corrotta e incapace di scorgere oltre la dimensione mondana. Il fantastico di Buzzati, connesso al grande tema dell’infanzia, fa la sua comparsa, nelle diverse declinazioni, sia nelle rare rievocazioni autobiografiche, sia come condizione ideale e irripetibile per l’accesso ai mondi di fiaba: talora struggente, il sentimento dell'infanzia va insieme con una visione amara e disillusa del tempo attuale ed è la prerogativa di chi sa riconoscere, accogliere, coltivare lo straordinario, il meraviglioso, il misterioso che è nella vita. La riflessione intende evidenziare le molteplici intuizioni buzzatiane precorritrici in ambito stilistico e artistico-narrativo (si pensi alle Storie dipinte) che oggi interessano la letteratura per l’infanzia.
Lepri, C. (2018). Poetiche tra reale e immaginario. I racconti fantastici di Dino Buzzati. In Letterio Todaro (a cura di), Il puer e la fortezza. Dimensioni artistiche, spazi dell’immaginazione e narrativa per l’infanzia in Dino Buzzati (pp. 101-127). Roma : Anicia [10.14668/886709356].
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