… et l’âme créa le rêve. Le traité Sur les songes de Synésios de Cyrène

From Homer onwards, in both ancient Greek and Byzantine cultures, dreams were generally conceived as a phenomenon that enters the human being from outside, inasmuch as inspired by the divinity, and not as a product of human interiority. Nevertheless, there exists a distinctly dedicated work about this subject that provides a completely different point of view: it is the treatise On dreams by Synesius of Cyrene. Assuming that dreams are cognizable, Synesius argues that they must be perceived in the same way as sense perceptions. Therefore, they must pass through the center of human self-consciousness, which Synesius calls “Imaginative Spirit”. This is only the beginning of a philosophical demonstration aiming to prove that all the images belonging to the realm of Becoming, including oneiric ones, reside inside the soul and do not have their own source outside the human being.

A partire dai poemi omerici, nella cultura greca antica e poi bizantina, il sogno è stato generalmente concepito come un fenomeno aventi origini esterne all’essere umano, in quanto ispirato dalla divinità, e non come un prodotto della sua interiorità – visione, questa, piuttosto tipica del nostro tempo, dalla nascita della psicoanalisi in poi. Ciononostante, esiste un’opera tardoantica il cui titolo rimanda espressamente ai sogni che offre un punto di vista totalmente alternativo a quello tradizionale: è il De insomniis di Sinesio di Cirene. Dal momento che le immagini oniriche vengono còlte dall’uomo alla stregua delle percezioni sensoriali, Sinesio argomenta che entrambe, per divenire coscienti, debbano raggiungere il centro psicologico in cui confluisce ogni sensazione, da lui definito “spirito immaginativo” (“πνεῦμα φανταστικόν”). In realtà, questo è solo il punto di partenza di una dimostrazione filosofica molto più complessa, volta a provare che tutte le immagini appartenenti al divenire, incluse quelle oniriche, hanno la loro origine all’interno dell’anima umana.