Nel processo di globalizzazione dell’attuale Knowledge Society, il vero vantaggio competitivo tra le imprese e i sistemi paese non è più fornito dalla sola disponibilità di materie prime e/o dalla diffusione delle tecnologie, ma dall’apporto del capitale umano, dalla qualità delle competenze delle persone che lavorano nelle aziende innovative e nelle pubbliche amministrazioni virtuose. Infatti, a seguito delle profonde trasformazioni in atto, che hanno portato all’affermazione di modelli organizzativi innovativi e nuove culture gestionali, il collaboratore non è più considerato un semplice “costo”, ma diventa una “risorsa strategica” fondamentale per la creazione di Shared Value per tutti gli stakeholders. In questo nuovo scenario è necessario acquisire una chiave di lettura sistemica e interdisciplinare dei fenomeni analizzati, utile per comprendere meglio le interazioni esistenti tra la ricerca di un costante miglioramento dei risultati complessivi dell’impresa e il contributo che a questo obiettivo possono fornire le politiche di comunicazione d’impresa mirate e strategicamente orientate e quelle di gestione delle risorse umane tendenti a valorizzare e a motivare i collaboratori. Si tratta di processi di mutamento particolarmente significativi, che, proprio perché maturati in una situazione di crisi strutturale, inducono studiosi e management delle realtà organizzative più avanzate ad interrogarsi e a riflettere sul nuovo ruolo economico svolto dall’impresa “social embedded” e su quello delle politiche pubbliche a sostegno di uno sviluppo glocal, attento alla dimensione sociale e a quella dello sviluppo ecocompatibile. Allo stesso modo, sul piano della regolazione collettiva delle relazioni di lavoro e sul possibile nuovo ruolo delle relazioni industriali, alla luce dell’evoluzione dei positivi risultati sul piano internazionale, si pone in evidenza la necessità di ripensare e rilanciare il modello partecipativo nell’esperienza italiana ed europea (Cocozza, 2012; 2016a). In questo scenario evolutivo, un ruolo strategico di forte innovazione è stato assunto dalla diffusione del welfare integrativo.

Cocozza, A. (2018). Dalla gestione alla valorizzazione della persona per un nuovo welfare, Sviluppo & Organizzazione. SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE, 282, 66-71.

Dalla gestione alla valorizzazione della persona per un nuovo welfare, Sviluppo & Organizzazione

Cocozza A.
2018-01-01

Abstract

Nel processo di globalizzazione dell’attuale Knowledge Society, il vero vantaggio competitivo tra le imprese e i sistemi paese non è più fornito dalla sola disponibilità di materie prime e/o dalla diffusione delle tecnologie, ma dall’apporto del capitale umano, dalla qualità delle competenze delle persone che lavorano nelle aziende innovative e nelle pubbliche amministrazioni virtuose. Infatti, a seguito delle profonde trasformazioni in atto, che hanno portato all’affermazione di modelli organizzativi innovativi e nuove culture gestionali, il collaboratore non è più considerato un semplice “costo”, ma diventa una “risorsa strategica” fondamentale per la creazione di Shared Value per tutti gli stakeholders. In questo nuovo scenario è necessario acquisire una chiave di lettura sistemica e interdisciplinare dei fenomeni analizzati, utile per comprendere meglio le interazioni esistenti tra la ricerca di un costante miglioramento dei risultati complessivi dell’impresa e il contributo che a questo obiettivo possono fornire le politiche di comunicazione d’impresa mirate e strategicamente orientate e quelle di gestione delle risorse umane tendenti a valorizzare e a motivare i collaboratori. Si tratta di processi di mutamento particolarmente significativi, che, proprio perché maturati in una situazione di crisi strutturale, inducono studiosi e management delle realtà organizzative più avanzate ad interrogarsi e a riflettere sul nuovo ruolo economico svolto dall’impresa “social embedded” e su quello delle politiche pubbliche a sostegno di uno sviluppo glocal, attento alla dimensione sociale e a quella dello sviluppo ecocompatibile. Allo stesso modo, sul piano della regolazione collettiva delle relazioni di lavoro e sul possibile nuovo ruolo delle relazioni industriali, alla luce dell’evoluzione dei positivi risultati sul piano internazionale, si pone in evidenza la necessità di ripensare e rilanciare il modello partecipativo nell’esperienza italiana ed europea (Cocozza, 2012; 2016a). In questo scenario evolutivo, un ruolo strategico di forte innovazione è stato assunto dalla diffusione del welfare integrativo.
2018
Cocozza, A. (2018). Dalla gestione alla valorizzazione della persona per un nuovo welfare, Sviluppo & Organizzazione. SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE, 282, 66-71.
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