L’articolo analizza le tipologie di relazioni che si instaurano tra monaci e monache e tra essi e il vescovo, per comprendere se la metafora della “famiglia” è utilizzabile da un punto di vista terminologico e concettuale. L’obiettivo è esplorare i meccanismi di questa convivenza che rovescia, in modo paradossale, la scelta privilegiata di solitudine del vescovo e contraddice la legislazione che proibisce la convivenza promiscua tra uomini e donne. Lo studio si apre con una sintesi storica dello “stato famigliare” del vescovo orientale, ovvero il percorso dal vescovo con famiglia al vescovo e la sua famiglia monastica, seguita dalla presentazione di casi di studio di convivenza dei monaci e monache presso tre sedi episcopali ortodosse del Patriarcato Romeno: la sede della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia (Episcopia Ortodoxă Română a Italiei); la sede della Metropolia Ortodossa di Cluj, Maramureș e Sălaj (Mitropolia Clujului, Maramureșului și Sălajului); e infine la sede dell’Arcidiocesi Ortodossa di Alba Iulia (Arhiepiscopia Ortodoxă de Alba Iulia).

The present article analyzes the typology of relationship that forge among monks and nuns, and between them and the bishop, in order to draw an understanding of whether or not the “family” metaphor could be employed from a terminological and a conceptual point of view. The aim is to explore the mechanisms of this coexistence that paradoxically overturns the bishop’s privileged choice for solitude, and contradicts the legislation prohibiting promiscuous cohabitation among men and women. The study commences with a historical synthesis of the “family status” of the Eastern bishop, i.e. the passage from the bishop having his own (biological) family to the bishop with a monastic family. The synthesis is followed by a presentation of case studies concerning the cohabitation of monks and nuns at three episcopal headquarters of the Romanian Orthodox Patriarchate: the headquarters of the Romanian Orthodox Episcopate of Italy (Episcopia Ortodoxă Română a Italiei); the headquarters of the Orthodox Metropolitan of Cluj, Maramureş and Sălaj (Mitropolia Clujului, Maramureşului şi Sălajului); and finally the headquarters of the Orthodox Archdiocese of Alba Iulia (Arhiepiscopia Ortodoxă de Alba Iulia).

Giorda, M.C. (2019). Monaci e monache presso le sedi vescovili. Alcuni casi di convivenza nel monachesimo ortodosso romeno. STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI, 85(1), 244-269.

Monaci e monache presso le sedi vescovili. Alcuni casi di convivenza nel monachesimo ortodosso romeno

Giorda M. C.
2019-01-01

Abstract

The present article analyzes the typology of relationship that forge among monks and nuns, and between them and the bishop, in order to draw an understanding of whether or not the “family” metaphor could be employed from a terminological and a conceptual point of view. The aim is to explore the mechanisms of this coexistence that paradoxically overturns the bishop’s privileged choice for solitude, and contradicts the legislation prohibiting promiscuous cohabitation among men and women. The study commences with a historical synthesis of the “family status” of the Eastern bishop, i.e. the passage from the bishop having his own (biological) family to the bishop with a monastic family. The synthesis is followed by a presentation of case studies concerning the cohabitation of monks and nuns at three episcopal headquarters of the Romanian Orthodox Patriarchate: the headquarters of the Romanian Orthodox Episcopate of Italy (Episcopia Ortodoxă Română a Italiei); the headquarters of the Orthodox Metropolitan of Cluj, Maramureş and Sălaj (Mitropolia Clujului, Maramureşului şi Sălajului); and finally the headquarters of the Orthodox Archdiocese of Alba Iulia (Arhiepiscopia Ortodoxă de Alba Iulia).
2019
L’articolo analizza le tipologie di relazioni che si instaurano tra monaci e monache e tra essi e il vescovo, per comprendere se la metafora della “famiglia” è utilizzabile da un punto di vista terminologico e concettuale. L’obiettivo è esplorare i meccanismi di questa convivenza che rovescia, in modo paradossale, la scelta privilegiata di solitudine del vescovo e contraddice la legislazione che proibisce la convivenza promiscua tra uomini e donne. Lo studio si apre con una sintesi storica dello “stato famigliare” del vescovo orientale, ovvero il percorso dal vescovo con famiglia al vescovo e la sua famiglia monastica, seguita dalla presentazione di casi di studio di convivenza dei monaci e monache presso tre sedi episcopali ortodosse del Patriarcato Romeno: la sede della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia (Episcopia Ortodoxă Română a Italiei); la sede della Metropolia Ortodossa di Cluj, Maramureș e Sălaj (Mitropolia Clujului, Maramureșului și Sălajului); e infine la sede dell’Arcidiocesi Ortodossa di Alba Iulia (Arhiepiscopia Ortodoxă de Alba Iulia).
Giorda, M.C. (2019). Monaci e monache presso le sedi vescovili. Alcuni casi di convivenza nel monachesimo ortodosso romeno. STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI, 85(1), 244-269.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/365749
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