Il saggio analizza la dimensione politica e militante del cinema di Ettore Scola, concentrandosi in particolare sulle lotte e le utopie del finire degli anni Sessanta, allontanandosi dalle forme consolidate del suo cinema di finzione e indagando quelle esperienze eccentriche in cui si sperimentano territori stilisticamente impuri: il documentario, l’inchiesta, il cortometraggio di propaganda, il film collettivo, il documentario drammatizzato. L'analisi è focalizzata sui film di Scola "Trevico-Torino. Viaggio nel Fiat-Nam" (1973) e "Vorrei che volo" (1980) e "Massimino" (2019) di Piero Li Donni.
Ravesi, G. (2021). L’autunno caldo di Ettore Scola. In P.S. Marco Maria Gazzano (a cura di), Le lotte e l’utopia 1968-1970. Il progetto e le forme di un cinema politico 2/3 (pp. 207-217). Arcidosso (GR) : Effigi.
L’autunno caldo di Ettore Scola
Giacomo Ravesi
2021-01-01
Abstract
Il saggio analizza la dimensione politica e militante del cinema di Ettore Scola, concentrandosi in particolare sulle lotte e le utopie del finire degli anni Sessanta, allontanandosi dalle forme consolidate del suo cinema di finzione e indagando quelle esperienze eccentriche in cui si sperimentano territori stilisticamente impuri: il documentario, l’inchiesta, il cortometraggio di propaganda, il film collettivo, il documentario drammatizzato. L'analisi è focalizzata sui film di Scola "Trevico-Torino. Viaggio nel Fiat-Nam" (1973) e "Vorrei che volo" (1980) e "Massimino" (2019) di Piero Li Donni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.