The daily changes in society and working places, the perception about soft skills is overcoming the hard skills training in society. The discussion arises from the necessary changes needed to interact in ecosystem and learning organization. From several studies carried out by international organizations, the framework for an education for the future must engage the development, while at school, of the soft skills for workers and organizations. Schools as learning organizations, define a set of actions to strengthen knowledge management and organizational learning. Individuals and organizations will need to learn throughout their lives to develop their skills to interact in educational ecosystem. In particular, the qualities of learning communities (reflexive, dialogic, cooperative) will be the condition for addressing these predicaments of our time. The distinctive capability which schools should encourage young people to acquire if all are to become active citizens in a just, learning democracy at the turn of a new century. This contribution aims to develop the desired pedagogical reflection in dialogue with the Example of Little Genius International School, which has become a criterion of classification and identification in international rankings, and, in virtuous cases, seems to respond to the needs negotiated with the stakeholders.

Nella società, i cambiamenti quotidiani e nei luoghi di lavoro, la percezione delle soft skills sta superando la formazione delle hard skills. La discussione nasce dai cambiamenti necessari per interagire nell’ecosistema e nell’organizzazione dell’apprendimento. Da diversi studi condotti da organizzazioni internazionali, il quadro per un’educazione del futuro deve coinvolgere lo sviluppo, durantela scuola, delle competenze trasversali per lavoratori e organizzazioni. Le scuole quindi come organizzazioni che apprendono, definiscono una serie di azioni per rafforzare la gestione della conoscenza e l’apprendimento organizzativo. Gli individui e le organizzazioni dovranno imparare per tutta la vita a sviluppare le proprie capacità di interagire nell’ecosistema educativo. In particolare, le qualità delle comunità di apprendimento (riflessive, dialogiche, cooperative) saranno la condizione per affrontare le difficoltà del nostro tempo. Se si vuole diventare cittadini attivi in una democrazia giusta e istruttiva all’inizio del nuovo secolo, le scuole dovrebbero incoraggiare i giovani ad acquisire una capacità di discernimento. Questo contributo mira a sviluppare l’auspicata riflessione pedagogica in dialogo con l’Esempio di Little Genius International School, ormai diventato un criterio di classificazione e identificazione nelle classifiche internazionali, e, in casi virtuosi, sembra rispondere alle esigenze negoziate con gli stakeholder.

Caggiano, V. (2021). Plural skills for the learning organization. The Little Genius International School project. PEDAGOGIA E VITA, 79(1), 120-135.

Plural skills for the learning organization. The Little Genius International School project

Caggiano, V.
2021-01-01

Abstract

The daily changes in society and working places, the perception about soft skills is overcoming the hard skills training in society. The discussion arises from the necessary changes needed to interact in ecosystem and learning organization. From several studies carried out by international organizations, the framework for an education for the future must engage the development, while at school, of the soft skills for workers and organizations. Schools as learning organizations, define a set of actions to strengthen knowledge management and organizational learning. Individuals and organizations will need to learn throughout their lives to develop their skills to interact in educational ecosystem. In particular, the qualities of learning communities (reflexive, dialogic, cooperative) will be the condition for addressing these predicaments of our time. The distinctive capability which schools should encourage young people to acquire if all are to become active citizens in a just, learning democracy at the turn of a new century. This contribution aims to develop the desired pedagogical reflection in dialogue with the Example of Little Genius International School, which has become a criterion of classification and identification in international rankings, and, in virtuous cases, seems to respond to the needs negotiated with the stakeholders.
2021
Nella società, i cambiamenti quotidiani e nei luoghi di lavoro, la percezione delle soft skills sta superando la formazione delle hard skills. La discussione nasce dai cambiamenti necessari per interagire nell’ecosistema e nell’organizzazione dell’apprendimento. Da diversi studi condotti da organizzazioni internazionali, il quadro per un’educazione del futuro deve coinvolgere lo sviluppo, durantela scuola, delle competenze trasversali per lavoratori e organizzazioni. Le scuole quindi come organizzazioni che apprendono, definiscono una serie di azioni per rafforzare la gestione della conoscenza e l’apprendimento organizzativo. Gli individui e le organizzazioni dovranno imparare per tutta la vita a sviluppare le proprie capacità di interagire nell’ecosistema educativo. In particolare, le qualità delle comunità di apprendimento (riflessive, dialogiche, cooperative) saranno la condizione per affrontare le difficoltà del nostro tempo. Se si vuole diventare cittadini attivi in una democrazia giusta e istruttiva all’inizio del nuovo secolo, le scuole dovrebbero incoraggiare i giovani ad acquisire una capacità di discernimento. Questo contributo mira a sviluppare l’auspicata riflessione pedagogica in dialogo con l’Esempio di Little Genius International School, ormai diventato un criterio di classificazione e identificazione nelle classifiche internazionali, e, in casi virtuosi, sembra rispondere alle esigenze negoziate con gli stakeholder.
Caggiano, V. (2021). Plural skills for the learning organization. The Little Genius International School project. PEDAGOGIA E VITA, 79(1), 120-135.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/387290
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