Essere «Secondos» nel Canton Ticino? Lo studio qualitativo svolto dall’Università della Svizzera italiana nell’ambito delle attività del progetto europeo «Bridge – Percorsi di successo per le seconde generazioni di migranti» intende ricostruire attraverso interviste semi-strutturate i percorsi autobiografici di 20 discendenti di migranti che vivono nel Canton Ticino e che sono nati in Svizzera da genitori stranieri o sono giunti in Svizzera durante l’infanzia o l’adolescenza. I vissuti e le aspirazioni delle seconde generazioni d’immigrati del Canton Ticino sono confrontati con i risultati di ricerche dal carattere più ampio condotte nelle altre aree linguistiche della Svizzera.

Ruspini, P. (2013). Storie di Secondos nel Canton Ticino: ‘Voglio che la mia voce si senta’. TERRA COGNITA, 23, 86-88.

Storie di Secondos nel Canton Ticino: ‘Voglio che la mia voce si senta’

Ruspini P
2013-01-01

Abstract

Essere «Secondos» nel Canton Ticino? Lo studio qualitativo svolto dall’Università della Svizzera italiana nell’ambito delle attività del progetto europeo «Bridge – Percorsi di successo per le seconde generazioni di migranti» intende ricostruire attraverso interviste semi-strutturate i percorsi autobiografici di 20 discendenti di migranti che vivono nel Canton Ticino e che sono nati in Svizzera da genitori stranieri o sono giunti in Svizzera durante l’infanzia o l’adolescenza. I vissuti e le aspirazioni delle seconde generazioni d’immigrati del Canton Ticino sono confrontati con i risultati di ricerche dal carattere più ampio condotte nelle altre aree linguistiche della Svizzera.
2013
Wie geht es jungen Menschen der zweiten Generation im Kanton Tessin? Sind ihre Erfahrungen vergleichbar mit denjenigen in anderen Regionen der Schweiz? Diesen Fragen ist Paolo Ruspini in einer Untersuchung nachgegangen, die im Rahmen des europäischen Forschungsprojekts «Bridge – Percorsi di successo per le seconde generazioni di migranti» durchgeführt wurde. Anhand von halbstrukturierten Interviews mit zwanzig jungen Männern und Frauen, die als Kinder von Migrantinnen und Migranten im Kanton Tessin geboren wurden oder im Kindesalter in die Schweiz kamen, konnten deren Integrationsverläufe nachgezeichnet und analysiert werden. Die Erfahrungen dieser jungen Leute können im Spannungsfeld zwischen Diskriminierung und Selbstausgrenzung verortet werden. Die wirtschaftliche Situation ist im Tessin relativ angespannt, und es kommt vor, dass Einheimische auf dem Arbeitsmarkt von Grenzgängern konkurrenziert werden. Secondos erleben bei der Arbeitssuche oftmals, dass man sie aufgrund ihres fremdländischen Namens oder Aussehens in die Kategorie «Ausländer» abschiebt, selbst wenn sie eine erfolgreiche Schulkarriere im Kanton absolviert haben. Die Diskriminierungserfahrungen – so die Resultate der Studie – führen unter anderem zu Selbstausgrenzung und Rückzug in eine «eigene Welt». Der Autor plädiert dafür, dass im Rahmen der Integrationsmassnahmen im Kanton Tessin der Gruppe der Secondos besondere Aufmerksamkeit geschenkt werden sollte, damit die jungen Menschen nicht im Status von «Papierlischweizern» verharren müssen und sich absondern, sondern als Bürgerinnen und Bürger anerkannt werden, die am gesellschaftlichen Leben teilnehmen.
Ruspini, P. (2013). Storie di Secondos nel Canton Ticino: ‘Voglio che la mia voce si senta’. TERRA COGNITA, 23, 86-88.
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