L’edificio dell’ex bricchettificio è un pregevole esempio di architettura industriale dell’ Ottocento. Le murature a vista sono del tipo listato in pietra e ricorsi di mattoni, le coperture con capriate in acciaio . Lo spazio interno dell’edificio è caratterizzato da ampi ambienti indivisi che ospitano i resti delle macchinari per il ciclo produttivo e dalla presenza di ampie bucature sulle facciate, molte attualmente chiuse. Il corpo di fabbrica centrale diventa un grande atrio verticale che ospita le scale e l’ascensore per la distribuzione interna, questo spazio caratterizzato da doppie altezze alternate tra i piani sfrutta le strutture orizzontali esistenti con l’inserimento di rampe tra i vari piani e un ascensore idraulico all’interno di un vano vetrato che buca il tetto portando luce all’interno. Le grandi bucature esistenti nelle facciate sono tutte riaperte e utilizzate per inserire dei volumi vetrati, a volte sporgenti, che diventano degli spazi di mediazione tra l’interno e l’esterno. Dell’esistente è conservata la carpenteria metallica che rivestita con delle lamiere forate diventa un grande tetto che scorre su dei binari con dei semplici meccanismi dei cancelli industriali. Al di sotto della copertura metallica il volume della nuova sala convegni è un parallelepipedo quasi completamente vetrato che ospita l’ingresso agli uffici e alla sala convegni

RICCISPAINI Architetti Associati, s.r.l., Ricci, M., Raimondi, A. (2011). Progetto di recupero di un edificio industriale.

Progetto di recupero di un edificio industriale

RAIMONDI, ALBERTO
2011-01-01

Abstract

L’edificio dell’ex bricchettificio è un pregevole esempio di architettura industriale dell’ Ottocento. Le murature a vista sono del tipo listato in pietra e ricorsi di mattoni, le coperture con capriate in acciaio . Lo spazio interno dell’edificio è caratterizzato da ampi ambienti indivisi che ospitano i resti delle macchinari per il ciclo produttivo e dalla presenza di ampie bucature sulle facciate, molte attualmente chiuse. Il corpo di fabbrica centrale diventa un grande atrio verticale che ospita le scale e l’ascensore per la distribuzione interna, questo spazio caratterizzato da doppie altezze alternate tra i piani sfrutta le strutture orizzontali esistenti con l’inserimento di rampe tra i vari piani e un ascensore idraulico all’interno di un vano vetrato che buca il tetto portando luce all’interno. Le grandi bucature esistenti nelle facciate sono tutte riaperte e utilizzate per inserire dei volumi vetrati, a volte sporgenti, che diventano degli spazi di mediazione tra l’interno e l’esterno. Dell’esistente è conservata la carpenteria metallica che rivestita con delle lamiere forate diventa un grande tetto che scorre su dei binari con dei semplici meccanismi dei cancelli industriali. Al di sotto della copertura metallica il volume della nuova sala convegni è un parallelepipedo quasi completamente vetrato che ospita l’ingresso agli uffici e alla sala convegni
2011
RICCISPAINI Architetti Associati, s.r.l., Ricci, M., Raimondi, A. (2011). Progetto di recupero di un edificio industriale.
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