Il saggio propone alcune riflessioni sulle fonti- si tratta, in particolare, di Paul. D. 44.7.35 pr., Gai 4.6-9 ed Inst. 4.6.16-19 - che costituiscono tradizionalmente il perno del dibattito dottrinale sulla distinzione tra azioni penali e azioni reipersecutorie. L'analisi esegetica di queste fonti, e di alcuni passi giurisprudenziali sul concorso dell'actio ex lege Aquilia con azioni reipersecutorie ex contractu evidenzia, con sufficiente immediatezza, che l'articolazione ed evoluzione dell'interpretatio dei prudentes su questi temi risulta caratterizzata, per tutto il periodo classico, dall'adozione nelle soluzioni casistiche di un angolo visuale del tutto concreto, che si precisa nell'analisi del contenuto patrimoniale della pretesa processuale, alla luce della dicotomia 'rei persecutio - poenae persecutio'. Compiutezza sistematica e generalità caratterizzano, invece, la tripartizione tra azioni reipersecutorie, penali e miste, tradita in Inst. 4.6.16-19, nella quale rileva, infatti, un diverso criterio distintivo, angolato sulla 'natura' e 'funzione' dell'azione. Le riflessioni conclusive sottolineano l'inadeguatezza della ricostruzione tradizionale, accolta in via prevalente su queste tematiche, dato che essa, condizionata non poco dallo schematismo teorico, che aveva caratterizzato la costruzione pandettistica della teoria generale della responsabilità extracontrattuale, intesa come 'responsabilità penale con contenuto risarcitorio', ha generalmente interpretato queste fonti, sovrastrutturando alla loro originaria impostazione problematica la distinzione concettuale tra azioni penali ed azioni reipersecutorie, la cui astrattezza teorica risulta senz'altro più vicina alla sistematica giustinianea ed alla dogmatica moderna.
Rossetti, G. (2011). Azioni penali private e azioni reipersecutorie: fonti giurisprudenziali classiche e costruzioni teoriche moderne. In L. Garofalo (a cura di), 'Actio in rem' e 'actio in personam'. In ricordo di Mario Talamanca (pp. 573-637). PADOVA : CEDAM.
Azioni penali private e azioni reipersecutorie: fonti giurisprudenziali classiche e costruzioni teoriche moderne
ROSSETTI, Giulietta
2011-01-01
Abstract
Il saggio propone alcune riflessioni sulle fonti- si tratta, in particolare, di Paul. D. 44.7.35 pr., Gai 4.6-9 ed Inst. 4.6.16-19 - che costituiscono tradizionalmente il perno del dibattito dottrinale sulla distinzione tra azioni penali e azioni reipersecutorie. L'analisi esegetica di queste fonti, e di alcuni passi giurisprudenziali sul concorso dell'actio ex lege Aquilia con azioni reipersecutorie ex contractu evidenzia, con sufficiente immediatezza, che l'articolazione ed evoluzione dell'interpretatio dei prudentes su questi temi risulta caratterizzata, per tutto il periodo classico, dall'adozione nelle soluzioni casistiche di un angolo visuale del tutto concreto, che si precisa nell'analisi del contenuto patrimoniale della pretesa processuale, alla luce della dicotomia 'rei persecutio - poenae persecutio'. Compiutezza sistematica e generalità caratterizzano, invece, la tripartizione tra azioni reipersecutorie, penali e miste, tradita in Inst. 4.6.16-19, nella quale rileva, infatti, un diverso criterio distintivo, angolato sulla 'natura' e 'funzione' dell'azione. Le riflessioni conclusive sottolineano l'inadeguatezza della ricostruzione tradizionale, accolta in via prevalente su queste tematiche, dato che essa, condizionata non poco dallo schematismo teorico, che aveva caratterizzato la costruzione pandettistica della teoria generale della responsabilità extracontrattuale, intesa come 'responsabilità penale con contenuto risarcitorio', ha generalmente interpretato queste fonti, sovrastrutturando alla loro originaria impostazione problematica la distinzione concettuale tra azioni penali ed azioni reipersecutorie, la cui astrattezza teorica risulta senz'altro più vicina alla sistematica giustinianea ed alla dogmatica moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.