Analisi e interpretazione di "Smultronstallet" (Il posto delle fragole, 1957) di Ingmar Bergman. Il saggio mette in evidenza la sua costruzione libera e ispirata, fortemente autobiografica; la struttura logica costruita su ripetizioni, rimandi, contrappunti e allusioni, che riportano alla trama dei rapporti di coppia e dei rapporti tra le genrazioni; il suo intreccio tra realtà, sogno, ricordo e allucinazione; e infine il suo potere evocativo che già, a partire dal titolo, diventa simbolo e metafora di una felicità irraggiungibile. Mettendo in rilievo l'importanza dei due modelli di riferimento, il teatro di Strindberg e il cinema muto di Sjostrom (che interpreta il protagonista, Isak Borg), l'analisi del film si sofferma in particolare nell'interpretazione dei due sogni e della reverie.
Albano, L. (2008). Il posto delle fragole. In Antonio Costa (a cura di), Ingmar Bergman (pp. 62-84). VENEZIA : Marsilio.
Il posto delle fragole
ALBANO, Lucilla
2008-01-01
Abstract
Analisi e interpretazione di "Smultronstallet" (Il posto delle fragole, 1957) di Ingmar Bergman. Il saggio mette in evidenza la sua costruzione libera e ispirata, fortemente autobiografica; la struttura logica costruita su ripetizioni, rimandi, contrappunti e allusioni, che riportano alla trama dei rapporti di coppia e dei rapporti tra le genrazioni; il suo intreccio tra realtà, sogno, ricordo e allucinazione; e infine il suo potere evocativo che già, a partire dal titolo, diventa simbolo e metafora di una felicità irraggiungibile. Mettendo in rilievo l'importanza dei due modelli di riferimento, il teatro di Strindberg e il cinema muto di Sjostrom (che interpreta il protagonista, Isak Borg), l'analisi del film si sofferma in particolare nell'interpretazione dei due sogni e della reverie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.