Politica, immagine, violenza, sono l’oggetto di questo percorso interno all’iconografia della violenza politica in Italia che, muovendo dalla domanda se relativamente alla seconda metà del secolo scorso sia possibile parlare di una estetica e una rappresentazione visiva condivise della violenza politica, intende interrogarsi su quali ne siano eventualmente stati il linguaggio visivo, la grammatica iconica, alle quali le diverse forze politiche, nei differenti momenti storici, hanno attinto e si sono rifatte, contribuendo in questo modo ad alimentarle e a rinnovarle. La violenza politica in Italia ha elaborato un proprio linguaggio simbolico oppure, in assenza di quello che potrebbe essere definito un repertorio storico, un dizionario sedimentato, si è servita di volta in volta di una creatività estemporanea, legata a elementi contingenti e momentanei? Muovendo da questi obiettivi, il presente articolo intende proporsi come un primo percorso di analisi sul campo, focalizzato su specifici momenti della recente storia italiana, condotto attraverso il costante riferimento a documenti iconografici. La difficoltà a comparare e far dialogare documenti visivi realizzati in periodi differenti, senza il conforto di esperienze di riferimento elaborate all’interno degli studi storici o di comunicazione, così come il difficile accesso alle diverse tradizioni e patrimoni iconografici, ancora poco definiti e documentati, hanno contribuito a rendere il percorso più difficoltoso e volutamente prudente.
Novelli, E. (2010). L'iconografia della violenza politica. In I dannati della rivoluzione.Violenza politica e storia d'Italia negli anni Sessanta e Settanta (pp. 179-197). MACERATA : Eum.
L'iconografia della violenza politica
NOVELLI, EDOARDO
2010-01-01
Abstract
Politica, immagine, violenza, sono l’oggetto di questo percorso interno all’iconografia della violenza politica in Italia che, muovendo dalla domanda se relativamente alla seconda metà del secolo scorso sia possibile parlare di una estetica e una rappresentazione visiva condivise della violenza politica, intende interrogarsi su quali ne siano eventualmente stati il linguaggio visivo, la grammatica iconica, alle quali le diverse forze politiche, nei differenti momenti storici, hanno attinto e si sono rifatte, contribuendo in questo modo ad alimentarle e a rinnovarle. La violenza politica in Italia ha elaborato un proprio linguaggio simbolico oppure, in assenza di quello che potrebbe essere definito un repertorio storico, un dizionario sedimentato, si è servita di volta in volta di una creatività estemporanea, legata a elementi contingenti e momentanei? Muovendo da questi obiettivi, il presente articolo intende proporsi come un primo percorso di analisi sul campo, focalizzato su specifici momenti della recente storia italiana, condotto attraverso il costante riferimento a documenti iconografici. La difficoltà a comparare e far dialogare documenti visivi realizzati in periodi differenti, senza il conforto di esperienze di riferimento elaborate all’interno degli studi storici o di comunicazione, così come il difficile accesso alle diverse tradizioni e patrimoni iconografici, ancora poco definiti e documentati, hanno contribuito a rendere il percorso più difficoltoso e volutamente prudente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.