La valutazione della didattica universitaria è divenuta negli ultimi anni una pratica diffusa in molti Paesi del mondo. È considerata una delle strade per rispondere alle sfide che derivano dai profondi cambiamenti che attraversano le società ed investono anche le università italiane ed europee. Queste istituzioni, per un verso considerate custodi della loro tradizione e della loro autonomia, per altro verso coinvolte nella internazionalizzazione dei processi di sviluppo, sono obbligate a misurarsi con trasformazioni profonde. La valutazione di tutti i settori di attività delle istituzioni universitarie si è imposta come questione cruciale, in quanto considerata una pratica necessaria ad assicurare la loro qualità e a stimolarle al miglioramento continuo, obiettivi che tutti i Paesi europei intendono perseguire, anche affrontando un cammino ancora oggi difficile e problematico. La valutazione della didattica universitaria dovrebbe essere considerata indispensabile soprattutto per garantire alla popolazione studentesca livelli di istruzione superiore che risultino sempre più adeguati ad affrontare la complessità del mondo contemporaneo. La questione dalla valutazione dell'offerta didattica, sia considerando i corsi di studio universitari nel loro insieme, sia considerando i singoli insegnamenti, è dunque attualissima e tuttavia non priva di contraddizioni. Dal punto di vista istituzionale si tratta infatti da un lato di individuare criteri che preservino l'integrità e l'autonomia delle università anche nei processi valutativi, dall'altro di tener conto degli orientamenti sulla valutazione della qualità della didattica emergenti sul piano internazionale, europeo e nazionale da parte dei governi, che comportano convergenze omologanti nei criteri e negli strumenti di valutazione esterna delle università da parte di agenzie deputate a tale scopo. Questi criteri paiono attualmente finalizzati a controllare, tramite la valutazione, aspetti che legittimino l'erogazione di risorse finanziare alle università pubbliche, risorse peraltro sempre più scarse, usando dunque la valutazione come arma per raggiungere tale obiettivo, che si pone sul piano economico, piuttosto che sul piano culturale. La complessità di questi problemi ha costituito oggetto del dibattito svoltosi in occasione del Convegno internazionale sulla valutazione della didattica universitaria che si è tenuto presso l'Università di Padova nel giugno 2005. Questo volume testimonia i risultati di questo confronto, che ha coinvolto responsabili istituzionali degli atenei, docenti di università italiane e straniere, e rappresentanti di Organismi che in Europa e nel mondo orientano le tendenze attuali sulla valutazione della didattica universitaria, in vista di una qualità sempre maggiore dell'istruzione superiore. Sono stati anche presentati i risultati di un progetto di ricerca a carattere nazionale che ha coinvolto numerose università italiane del nord, centro e sud del paese, a testimonianza del contributo che la ricerca che si svolge all'interno delle università può dare per rendere la valutazione della qualità della didattica uno degli investimenti del corpo accademico nella salvaguardia della sua autonomia.
Vertecchi, B. (2005). La valutazione diacronica nella didattica universitaria. Il sistema di valutazione automatizzata. In La valutazione della didattica universitaria in Italia, in Europa, nel mondo. Atti di un convegno internazionale (pp. 69-80). MILANO : FrancoAngeli.
La valutazione diacronica nella didattica universitaria. Il sistema di valutazione automatizzata
VERTECCHI, Benedetto
2005-01-01
Abstract
La valutazione della didattica universitaria è divenuta negli ultimi anni una pratica diffusa in molti Paesi del mondo. È considerata una delle strade per rispondere alle sfide che derivano dai profondi cambiamenti che attraversano le società ed investono anche le università italiane ed europee. Queste istituzioni, per un verso considerate custodi della loro tradizione e della loro autonomia, per altro verso coinvolte nella internazionalizzazione dei processi di sviluppo, sono obbligate a misurarsi con trasformazioni profonde. La valutazione di tutti i settori di attività delle istituzioni universitarie si è imposta come questione cruciale, in quanto considerata una pratica necessaria ad assicurare la loro qualità e a stimolarle al miglioramento continuo, obiettivi che tutti i Paesi europei intendono perseguire, anche affrontando un cammino ancora oggi difficile e problematico. La valutazione della didattica universitaria dovrebbe essere considerata indispensabile soprattutto per garantire alla popolazione studentesca livelli di istruzione superiore che risultino sempre più adeguati ad affrontare la complessità del mondo contemporaneo. La questione dalla valutazione dell'offerta didattica, sia considerando i corsi di studio universitari nel loro insieme, sia considerando i singoli insegnamenti, è dunque attualissima e tuttavia non priva di contraddizioni. Dal punto di vista istituzionale si tratta infatti da un lato di individuare criteri che preservino l'integrità e l'autonomia delle università anche nei processi valutativi, dall'altro di tener conto degli orientamenti sulla valutazione della qualità della didattica emergenti sul piano internazionale, europeo e nazionale da parte dei governi, che comportano convergenze omologanti nei criteri e negli strumenti di valutazione esterna delle università da parte di agenzie deputate a tale scopo. Questi criteri paiono attualmente finalizzati a controllare, tramite la valutazione, aspetti che legittimino l'erogazione di risorse finanziare alle università pubbliche, risorse peraltro sempre più scarse, usando dunque la valutazione come arma per raggiungere tale obiettivo, che si pone sul piano economico, piuttosto che sul piano culturale. La complessità di questi problemi ha costituito oggetto del dibattito svoltosi in occasione del Convegno internazionale sulla valutazione della didattica universitaria che si è tenuto presso l'Università di Padova nel giugno 2005. Questo volume testimonia i risultati di questo confronto, che ha coinvolto responsabili istituzionali degli atenei, docenti di università italiane e straniere, e rappresentanti di Organismi che in Europa e nel mondo orientano le tendenze attuali sulla valutazione della didattica universitaria, in vista di una qualità sempre maggiore dell'istruzione superiore. Sono stati anche presentati i risultati di un progetto di ricerca a carattere nazionale che ha coinvolto numerose università italiane del nord, centro e sud del paese, a testimonianza del contributo che la ricerca che si svolge all'interno delle università può dare per rendere la valutazione della qualità della didattica uno degli investimenti del corpo accademico nella salvaguardia della sua autonomia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.