Nel settore delle costruzioni è in corso, ormai da diversi anni, un imponente lavoro di ricerca e sperimentazione a favore dell’adozione di tecnologie innovative. Tuttavia, non sempre i prodotti e i processi sono risultati all’altezza delle aspettative; i motivi di ciò sono da ricercare soprattutto nel fatto che le tecnologie e le attrezzature impiegate sul cantiere sono contrassegnate da una prassi dominante alimentata da un conservatorismo giustificato da leggi di mercato spesso diffidenti delle innovazioni. Mentre l’innovazione dell’industria dei prodotti trova la sua affermazione seguendo i percorsi canonici, il carattere delle proposte che mirano a rinnovare il cantiere è legato ad un ambiente caratterizzato da forti discrasie. Comunque, attualmente, il cantiere vive momenti di trasformazione imposti dalle nuove normative, da una sempre più pressante richiesta di qualità e dalla ricerca di economicità e semplificazione delle operazioni di costruzione. Citando ed analizzando brevemente alcune delle innovazioni proposte negli ultimi decenni nel nostro Paese, quali l’automazione, le tecnologie informatiche, la prefabbricazione, l’organizzazione di cantiere, si evince che ognuna ha registrato successi e fallimenti. Un altro tipo di innovazione che ha tentato di modificare l’attività di cantiere è quella relativa ai materiali di nuova generazione. I materiali tradizionali sono stati costretti a rinnovarsi consentendo la scoperta di potenzialità prima inesplorate, offerte anche da nuove procedure di trasformazione della materia prima in prodotti finiti. La tendenza innovativa dei prodotti in laterizio, ad esempio, è orientata verso un’evoluzione che porta a elementi e sistemi con prestazioni più elevate e la cui forma semplifica le fasi di posa in opera, l’integrazione degli impianti e con gli altri materiali. Sono numerosi i nuovi prodotti immessi sul mercato la cui peculiarità si concretizza nell’essere più “finiti” e specializzati, permettendo la riduzione dei tempi di realizzazione in assenza di difettosità, riducendo l’interfaccia in cantiere tra mestieri diversi e contraendo i tempi morti nelle sequenze costruttive. L’impiego di materiali nuovi fornisce minori sicurezze rispetto alle certezze garantite da quelli adottati per secoli, tuttavia, il concetto stesso di nuovo implica maggiori stimoli dal punto di vista della progettazione ed è intrinseco a quello di modernità architettonica.
Baratta, A.F.L. (2004). L'innovazione nelle tecnologie di processo e produzione nel cantiere. In Abitare il futuro. Innovazione e nuove centralità urbane (pp. 262-269). Milano : BE-MA Edizioni.
L'innovazione nelle tecnologie di processo e produzione nel cantiere
BARATTA, ADOLFO FRANCESCO LUCIO
2004-01-01
Abstract
Nel settore delle costruzioni è in corso, ormai da diversi anni, un imponente lavoro di ricerca e sperimentazione a favore dell’adozione di tecnologie innovative. Tuttavia, non sempre i prodotti e i processi sono risultati all’altezza delle aspettative; i motivi di ciò sono da ricercare soprattutto nel fatto che le tecnologie e le attrezzature impiegate sul cantiere sono contrassegnate da una prassi dominante alimentata da un conservatorismo giustificato da leggi di mercato spesso diffidenti delle innovazioni. Mentre l’innovazione dell’industria dei prodotti trova la sua affermazione seguendo i percorsi canonici, il carattere delle proposte che mirano a rinnovare il cantiere è legato ad un ambiente caratterizzato da forti discrasie. Comunque, attualmente, il cantiere vive momenti di trasformazione imposti dalle nuove normative, da una sempre più pressante richiesta di qualità e dalla ricerca di economicità e semplificazione delle operazioni di costruzione. Citando ed analizzando brevemente alcune delle innovazioni proposte negli ultimi decenni nel nostro Paese, quali l’automazione, le tecnologie informatiche, la prefabbricazione, l’organizzazione di cantiere, si evince che ognuna ha registrato successi e fallimenti. Un altro tipo di innovazione che ha tentato di modificare l’attività di cantiere è quella relativa ai materiali di nuova generazione. I materiali tradizionali sono stati costretti a rinnovarsi consentendo la scoperta di potenzialità prima inesplorate, offerte anche da nuove procedure di trasformazione della materia prima in prodotti finiti. La tendenza innovativa dei prodotti in laterizio, ad esempio, è orientata verso un’evoluzione che porta a elementi e sistemi con prestazioni più elevate e la cui forma semplifica le fasi di posa in opera, l’integrazione degli impianti e con gli altri materiali. Sono numerosi i nuovi prodotti immessi sul mercato la cui peculiarità si concretizza nell’essere più “finiti” e specializzati, permettendo la riduzione dei tempi di realizzazione in assenza di difettosità, riducendo l’interfaccia in cantiere tra mestieri diversi e contraendo i tempi morti nelle sequenze costruttive. L’impiego di materiali nuovi fornisce minori sicurezze rispetto alle certezze garantite da quelli adottati per secoli, tuttavia, il concetto stesso di nuovo implica maggiori stimoli dal punto di vista della progettazione ed è intrinseco a quello di modernità architettonica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.