The volcanic activity of Latium, which started during the late Pliocene, is part of Tuscany and Lazio Volcanic Province which has been grown in a structurally subsided band parallel to the Tyrrhenian coast; the area is located between the Apennine leliefs and the coastal areas, at the margin of the Tyrrhenian basin, characterized by an oceanic crust (Pliocene). The volcanic rocks of Tuscany and Latium province, can be grouped into several series. In the Latium region, the volcanic activity originated several volcanic districts with predominantly subaerial explosive activity, alternating with central and areal structures: the Vulsini Volcanic District , the Cimino-Vicano distict, the Sabatino Discrict, the Tolfetano-Cerite-Manziate District, and finally the The Colli Albani Volcano. Several authors, deduced information about these volcanic districts and the prevolcanic bedrock by means of the analysis of the outcrops in the past. Only in recent decades, thanks to geophysical methods, remote sensing and many deep borehole data, it was possible to obtain a clearer picture of deep geological setting of this sector.

Il vulcanismo del Lazio, sviluppatosi a partire dalla fine del Pliocene, è parte della Provincia vulcanica tosco-laziale impostatasi in una fascia strutturalmente depressa parallela alla costa tirrenica; l’area è compresa tra il settore più elevato della catena appenninica e le zone costiere, al margine del bacino del Tirreno caratterizzato da una crosta di tipo oceanico di età pliocenica. Le rocce vulcaniche della provincia tosco-laziale, possono essere raggruppate in diverse serie comprendenti rocce da acide a intermedie e rocce potassiche. Nel Lazio il vulcanismo ha originato più distretti vulcanici a prevalente attività esplosiva subaerea, che si alternano con strutture ora centrali ora areali: il Distretto Vulcanico Vulsino, quello Cimino-Vicano, quello Sabatino con associato il Distretto Tolfetano-Cerite-Manziate, ed infine il Distretto vulcanico dei Colli Albani I depositi piroclastici sono dovuti all’accumulo dei materiali eruttati dai vulcani nel corso della loro attività. Sono quindi costituiti da frammenti clastici derivati direttamente dai processi vulcanici oppure da erosione e/o alterazione secondaria. I processi vulcanici responsabili includono esplosioni magmatiche, esplosioni freatiche o di vapore, esplosioni freatomagmatiche, autobrecciazione di flussi piroclastici e frammentazione del magma a contatto con acqua di superficie. L’ampia coltre vulcanica che ricopre il settore oggetto di questo studio, ha costituito da sempre un grosso impedimento per una analisi accurata delle unità costituenti il substrato e della loro evoluzione tettonica. In passato gli Autori, affrontando tale argomento, hanno tratto informazioni dagli affioramenti posti lungo i margini dei settori vulcanici e dagli esigui affioramenti visibili al loro interno. Solo negli ultimi decenni, con l’ausilio delle metodologie geofisiche, del telerilevamento e di numerose perforazioni, è stato possibile ottenere un quadro più chiaro dell’assetto geologico profondo di questo settore.

Capelli, G., Mazza, R. (2005). Inquadramento geologico del dominio vulcanico laziale In: Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio. In Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio. Gli acquiferi vulcanici (pp. 15-39). BOLOGNA : Pitagora.

Inquadramento geologico del dominio vulcanico laziale In: Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio

CAPELLI, Giuseppe;
2005-01-01

Abstract

The volcanic activity of Latium, which started during the late Pliocene, is part of Tuscany and Lazio Volcanic Province which has been grown in a structurally subsided band parallel to the Tyrrhenian coast; the area is located between the Apennine leliefs and the coastal areas, at the margin of the Tyrrhenian basin, characterized by an oceanic crust (Pliocene). The volcanic rocks of Tuscany and Latium province, can be grouped into several series. In the Latium region, the volcanic activity originated several volcanic districts with predominantly subaerial explosive activity, alternating with central and areal structures: the Vulsini Volcanic District , the Cimino-Vicano distict, the Sabatino Discrict, the Tolfetano-Cerite-Manziate District, and finally the The Colli Albani Volcano. Several authors, deduced information about these volcanic districts and the prevolcanic bedrock by means of the analysis of the outcrops in the past. Only in recent decades, thanks to geophysical methods, remote sensing and many deep borehole data, it was possible to obtain a clearer picture of deep geological setting of this sector.
2005
88-371-1450-8
Il vulcanismo del Lazio, sviluppatosi a partire dalla fine del Pliocene, è parte della Provincia vulcanica tosco-laziale impostatasi in una fascia strutturalmente depressa parallela alla costa tirrenica; l’area è compresa tra il settore più elevato della catena appenninica e le zone costiere, al margine del bacino del Tirreno caratterizzato da una crosta di tipo oceanico di età pliocenica. Le rocce vulcaniche della provincia tosco-laziale, possono essere raggruppate in diverse serie comprendenti rocce da acide a intermedie e rocce potassiche. Nel Lazio il vulcanismo ha originato più distretti vulcanici a prevalente attività esplosiva subaerea, che si alternano con strutture ora centrali ora areali: il Distretto Vulcanico Vulsino, quello Cimino-Vicano, quello Sabatino con associato il Distretto Tolfetano-Cerite-Manziate, ed infine il Distretto vulcanico dei Colli Albani I depositi piroclastici sono dovuti all’accumulo dei materiali eruttati dai vulcani nel corso della loro attività. Sono quindi costituiti da frammenti clastici derivati direttamente dai processi vulcanici oppure da erosione e/o alterazione secondaria. I processi vulcanici responsabili includono esplosioni magmatiche, esplosioni freatiche o di vapore, esplosioni freatomagmatiche, autobrecciazione di flussi piroclastici e frammentazione del magma a contatto con acqua di superficie. L’ampia coltre vulcanica che ricopre il settore oggetto di questo studio, ha costituito da sempre un grosso impedimento per una analisi accurata delle unità costituenti il substrato e della loro evoluzione tettonica. In passato gli Autori, affrontando tale argomento, hanno tratto informazioni dagli affioramenti posti lungo i margini dei settori vulcanici e dagli esigui affioramenti visibili al loro interno. Solo negli ultimi decenni, con l’ausilio delle metodologie geofisiche, del telerilevamento e di numerose perforazioni, è stato possibile ottenere un quadro più chiaro dell’assetto geologico profondo di questo settore.
Capelli, G., Mazza, R. (2005). Inquadramento geologico del dominio vulcanico laziale In: Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio. In Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio. Gli acquiferi vulcanici (pp. 15-39). BOLOGNA : Pitagora.
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