Attualmente, negli acquiferi indagati il prelievo da falda è noto solo per le captazioni gestite da Enti che registrano le portate derivate, mentre il volume emunto da pozzi non controllati (tipicamente privati) può essere solamente stimato. Sulla base delle esperienze effettuate si può affermare che tali stime possono essere utilmente impostate ad esempio a scala di Comune, nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nel caso più generale in cui si valuta la risorsa a scala di struttura idrogeologica. In entrambi i casi la procedura utilizzata tiene conto della valutazione del fabbisogno idrico di una determinata area, che viene considerato come l'acqua necessaria al soddisfacimento dell’idroesigenza del sistema antropico connessa agli usi residenziali, agricoli, industriali ed alle altre attività produttive, commerciali e sociali in genere. La stima dell'entità dei fabbisogni idrici viene effettuata, mediante l'applicazione di opportuni coefficienti (valori di idroesigenza specifica) ai dati delle categorie dei censimenti ISTAT, per gli usi residenziali e produttivi e, come risultato del bilancio idrico del suolo, per le colture irrigue. L’individuazione delle UTI si rende necessaria per distribuire sul territorio i quantitativi di idroesigenza in relazione alla ubicazione dei diversi fabbisogni idrici. E' possibile infatti valutare l'idroesigenza per ciascuna Unità Territoriale sia mediante il confronto dei fabbisogni stimati nelle unità di censimento ISTAT con le categorie della carta delle UTI, sia mediante il confronto tra fabbisogni idrici colturali e bilancio idrico del suolo. Per quanto concerne la determinazione dei prelievi dai corpi idrici, devono essere svolte due azioni: 1) la verifica e riorganizzazione degli archivi delle concessioni e autorizzazioni al prelievo; 2) l’individuazione dei prelievi in atto ma non denunciati, mediante il confronto tra i fabbisogni idrici reali e la dotazione idrica da derivazioni di acque superficiali e sotterranee autorizzate.

The volume of water abstraction, in the studied aquifers, is known only for the wells managed by water companies or local administrations, while the volume of uncontrolled abstraction from wells (typically private) can only be estimated. On the basis of past experiences we can say that these estimates may be useful for example to set the scale of the Municipality, where it is important to keep in mind the administrative boundaries, or at the level of UTW (Unit of Territory Water Requirement) in the more general case where the resource is estimated to a basin scale. In both cases, the procedure used takes into account the evaluation of the water needs of a given area that is considered necessary to cover the water requirement of the human system connected to residential use, agricultural, industrial and other productive activities. The estimate of the extent of water requirements is done by applying the appropriate coefficients (specific water requirement values), data of the ISTAT census categories, for residential and productive purposes and as a result of the water balance of the soil, for irrigated crops. The identification of the UTW is necessary to distribute the quantities of land water requirement in relation to the location of the different water needs. Is possible to evaluate water requirement for each Territorial Units, and is estimated by comparing the requirements in the unit with the ISTAT census categories of the Charter of the UTW, and by comparing the crop water requirements and water balance of the soil. With regard to the determination of the samples from water bodies must be carried out two actions: 1) verification and reorganization of the archives of concessions and permits the collection, 2) the identification of the samples in place but not reported by the comparison between real water needs and water supplied from surface water sources and groundwater allowed.

Gazzetti, C., Loi, A., Mazza, R., Rossi, S., Sarandrea, P. (2005). Fabbisogni idrici e sfruttamento degli acquiferi. In M.R. CAPELLI G. (a cura di), Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio – Gli acquiferi vulcanici (pp. 117-124). BOLOGNA : Pitagora.

Fabbisogni idrici e sfruttamento degli acquiferi

MAZZA, Roberto;
2005-01-01

Abstract

The volume of water abstraction, in the studied aquifers, is known only for the wells managed by water companies or local administrations, while the volume of uncontrolled abstraction from wells (typically private) can only be estimated. On the basis of past experiences we can say that these estimates may be useful for example to set the scale of the Municipality, where it is important to keep in mind the administrative boundaries, or at the level of UTW (Unit of Territory Water Requirement) in the more general case where the resource is estimated to a basin scale. In both cases, the procedure used takes into account the evaluation of the water needs of a given area that is considered necessary to cover the water requirement of the human system connected to residential use, agricultural, industrial and other productive activities. The estimate of the extent of water requirements is done by applying the appropriate coefficients (specific water requirement values), data of the ISTAT census categories, for residential and productive purposes and as a result of the water balance of the soil, for irrigated crops. The identification of the UTW is necessary to distribute the quantities of land water requirement in relation to the location of the different water needs. Is possible to evaluate water requirement for each Territorial Units, and is estimated by comparing the requirements in the unit with the ISTAT census categories of the Charter of the UTW, and by comparing the crop water requirements and water balance of the soil. With regard to the determination of the samples from water bodies must be carried out two actions: 1) verification and reorganization of the archives of concessions and permits the collection, 2) the identification of the samples in place but not reported by the comparison between real water needs and water supplied from surface water sources and groundwater allowed.
2005
88-371-1450-8
Attualmente, negli acquiferi indagati il prelievo da falda è noto solo per le captazioni gestite da Enti che registrano le portate derivate, mentre il volume emunto da pozzi non controllati (tipicamente privati) può essere solamente stimato. Sulla base delle esperienze effettuate si può affermare che tali stime possono essere utilmente impostate ad esempio a scala di Comune, nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nel caso più generale in cui si valuta la risorsa a scala di struttura idrogeologica. In entrambi i casi la procedura utilizzata tiene conto della valutazione del fabbisogno idrico di una determinata area, che viene considerato come l'acqua necessaria al soddisfacimento dell’idroesigenza del sistema antropico connessa agli usi residenziali, agricoli, industriali ed alle altre attività produttive, commerciali e sociali in genere. La stima dell'entità dei fabbisogni idrici viene effettuata, mediante l'applicazione di opportuni coefficienti (valori di idroesigenza specifica) ai dati delle categorie dei censimenti ISTAT, per gli usi residenziali e produttivi e, come risultato del bilancio idrico del suolo, per le colture irrigue. L’individuazione delle UTI si rende necessaria per distribuire sul territorio i quantitativi di idroesigenza in relazione alla ubicazione dei diversi fabbisogni idrici. E' possibile infatti valutare l'idroesigenza per ciascuna Unità Territoriale sia mediante il confronto dei fabbisogni stimati nelle unità di censimento ISTAT con le categorie della carta delle UTI, sia mediante il confronto tra fabbisogni idrici colturali e bilancio idrico del suolo. Per quanto concerne la determinazione dei prelievi dai corpi idrici, devono essere svolte due azioni: 1) la verifica e riorganizzazione degli archivi delle concessioni e autorizzazioni al prelievo; 2) l’individuazione dei prelievi in atto ma non denunciati, mediante il confronto tra i fabbisogni idrici reali e la dotazione idrica da derivazioni di acque superficiali e sotterranee autorizzate.
Gazzetti, C., Loi, A., Mazza, R., Rossi, S., Sarandrea, P. (2005). Fabbisogni idrici e sfruttamento degli acquiferi. In M.R. CAPELLI G. (a cura di), Strumenti e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa idrica nel Lazio – Gli acquiferi vulcanici (pp. 117-124). BOLOGNA : Pitagora.
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