“Identità”, “negazione” e “alterità” costituiscono nella storia della filosofia un insieme di concetti e di definizioni profondamente legati. Costituiscono un unico campo concettuale nel quale la funzione di ciascuna dipende dalla funzione e dal ruolo delle altre due, e viceversa. Il saggio intende mostrare alcune delle variazioni più significative del campo concettuale entro cui, di volta in volta, identità, negazione e alterità si sono influenzate e trasformate vicendevolmente. Dalla filosofia antica al superamento del suo paradigma identitario, dall’antropologia hegeliana al pensiero francese della differenza, dalla lettura psicoanalitica del nesso mente/corpo alla più recente tematizzazione dell’Anerkennung di Axel Honneth. Il percorso tracciato intende argomentare, nel passaggio dalla filosofia antica al pensiero moderno, come si proceda da un sistema di relazioni segnata da un elevato grado di estrinsecità, per non dire ostilità, tra le categorie in questione, per cui identità, negazione e alterità si implicano reciprocamente, ma l’una fuori dell’altra, fino a una tipologia di relazioni in cui le implicazioni reciproche appaiono di gran lunga più intrinseche, e l’una categoria si mostra interiormente mediata con le altre, concorrendo ad evitare discontinuità ed estremizzazioni di rotture, di natura non solo ontologica e logica, ma anche antropologica ed etico-politica. Nei limiti di spazio del saggio vengono illustrate quattro tipologie e topologie fondamentali del nesso in questione, che rimandano rispettivamente: I) alla filosofia greca antica, considerata assai sinteticamente nel suo orizzonte più classico; II) alla dialettica di Hegel; III) alla filosofia della differenza ontologica contemporanea; IV all’antropologia psicoanalitica.

Finelli, R. (2010). Riflessioni sparse su identità, negazione, alterità. In Scarti di umanità. Riflessioni su razzismo e antisemitismo (pp. 13-35). GENOVA : Il Nuovo Melangolo.

Riflessioni sparse su identità, negazione, alterità

FINELLI, Roberto
2010-01-01

Abstract

“Identità”, “negazione” e “alterità” costituiscono nella storia della filosofia un insieme di concetti e di definizioni profondamente legati. Costituiscono un unico campo concettuale nel quale la funzione di ciascuna dipende dalla funzione e dal ruolo delle altre due, e viceversa. Il saggio intende mostrare alcune delle variazioni più significative del campo concettuale entro cui, di volta in volta, identità, negazione e alterità si sono influenzate e trasformate vicendevolmente. Dalla filosofia antica al superamento del suo paradigma identitario, dall’antropologia hegeliana al pensiero francese della differenza, dalla lettura psicoanalitica del nesso mente/corpo alla più recente tematizzazione dell’Anerkennung di Axel Honneth. Il percorso tracciato intende argomentare, nel passaggio dalla filosofia antica al pensiero moderno, come si proceda da un sistema di relazioni segnata da un elevato grado di estrinsecità, per non dire ostilità, tra le categorie in questione, per cui identità, negazione e alterità si implicano reciprocamente, ma l’una fuori dell’altra, fino a una tipologia di relazioni in cui le implicazioni reciproche appaiono di gran lunga più intrinseche, e l’una categoria si mostra interiormente mediata con le altre, concorrendo ad evitare discontinuità ed estremizzazioni di rotture, di natura non solo ontologica e logica, ma anche antropologica ed etico-politica. Nei limiti di spazio del saggio vengono illustrate quattro tipologie e topologie fondamentali del nesso in questione, che rimandano rispettivamente: I) alla filosofia greca antica, considerata assai sinteticamente nel suo orizzonte più classico; II) alla dialettica di Hegel; III) alla filosofia della differenza ontologica contemporanea; IV all’antropologia psicoanalitica.
2010
978-88-7018-772-4
Finelli, R. (2010). Riflessioni sparse su identità, negazione, alterità. In Scarti di umanità. Riflessioni su razzismo e antisemitismo (pp. 13-35). GENOVA : Il Nuovo Melangolo.
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