Il saggio, parte di una collana in tre volumi sulla civiltà cinese dalle origini ai giorni nostri, a cura di Maurizio Scarpari, illustra caratteri tradizionali e processo di modernizzazione del diritto cinese fino alla proclamazione della RPC. Dopo aver delineato i paradigmi del diritto cinese tradizionale, il saggio si concentra ad analizzare il processo di modernizzazione del diritto cinese avvenuto nella fase tardo imperiale e in quella repubblicana a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Gli aspetti del diritto tradizionale (imperiale) che vengono analizzati comprendono, non solo il Codice imperiale della dinastia Qing, ma anche i principi fondamentali che ispirano il pensiero giuridico cinese, l’amministrazione della giustizia civile e il ruolo di consuetudine e norme corporative. Il processo di modernizzazione del diritto cinese viene approfondito facendo riferimento, innanzitutto, allo “scontro di civiltà giuridiche” avvenuto con i trattati internazionali che hanno fatto seguito alle due guerre cosiddette “dell’oppio”; in particolare, viene focalizzata l’attenzione sul contributo che la nascita delle concessioni straniere e l’esercizio della giurisdizione consolare hanno comportato per il processo di modernizzazione del diritto. L’esperienza giuridica dello Stato dei Taiping viene, invece, vista come una grande occasione di modernizzazione e autoriforma mancata, anche in campo giuridico. Il saggio prosegue analizzando le riforme giuridiche attuate negli ultimi anni del governo imperiale e poi proseguite con il governo repubblicano fino al 1949 ed, in particolare, durante gli anni ‘30. Particolare e originale enfasi viene data al periodo che va dal 1911 fino alla promulgazione del cosiddetto “libro dei 6 codici”, periodo nel quale più marcata è stata l’influenza esercitata in Cina dal modello giuridico anglo-americano; non solo per l’influenza esercitata dall’originale esperienza giuridica della concessione “internazionale” di Shanghai ma, anche, per il ruolo ricoperto dalla giurisprudenza della Corte Suprema, soprattutto in materia civilistica. Viene, infine, dato conto dei diversi sistemi giuridici sperimentati nelle cosiddette “basi rosse” dal Partito comunista, prima della sua presa di potere sull’intero territorio nazionale nel 1949.

Antonelli, F.R. (2009). Il processo di modernizzazione del diritto cinese. In GUIDO SAMARANI E MAURIZIO SCARPARI (a cura di), Verso la modernità (pp. 399-442). TORINO : Einaudi.

Il processo di modernizzazione del diritto cinese

ANTONELLI, Federico Roberto
2009-01-01

Abstract

Il saggio, parte di una collana in tre volumi sulla civiltà cinese dalle origini ai giorni nostri, a cura di Maurizio Scarpari, illustra caratteri tradizionali e processo di modernizzazione del diritto cinese fino alla proclamazione della RPC. Dopo aver delineato i paradigmi del diritto cinese tradizionale, il saggio si concentra ad analizzare il processo di modernizzazione del diritto cinese avvenuto nella fase tardo imperiale e in quella repubblicana a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Gli aspetti del diritto tradizionale (imperiale) che vengono analizzati comprendono, non solo il Codice imperiale della dinastia Qing, ma anche i principi fondamentali che ispirano il pensiero giuridico cinese, l’amministrazione della giustizia civile e il ruolo di consuetudine e norme corporative. Il processo di modernizzazione del diritto cinese viene approfondito facendo riferimento, innanzitutto, allo “scontro di civiltà giuridiche” avvenuto con i trattati internazionali che hanno fatto seguito alle due guerre cosiddette “dell’oppio”; in particolare, viene focalizzata l’attenzione sul contributo che la nascita delle concessioni straniere e l’esercizio della giurisdizione consolare hanno comportato per il processo di modernizzazione del diritto. L’esperienza giuridica dello Stato dei Taiping viene, invece, vista come una grande occasione di modernizzazione e autoriforma mancata, anche in campo giuridico. Il saggio prosegue analizzando le riforme giuridiche attuate negli ultimi anni del governo imperiale e poi proseguite con il governo repubblicano fino al 1949 ed, in particolare, durante gli anni ‘30. Particolare e originale enfasi viene data al periodo che va dal 1911 fino alla promulgazione del cosiddetto “libro dei 6 codici”, periodo nel quale più marcata è stata l’influenza esercitata in Cina dal modello giuridico anglo-americano; non solo per l’influenza esercitata dall’originale esperienza giuridica della concessione “internazionale” di Shanghai ma, anche, per il ruolo ricoperto dalla giurisprudenza della Corte Suprema, soprattutto in materia civilistica. Viene, infine, dato conto dei diversi sistemi giuridici sperimentati nelle cosiddette “basi rosse” dal Partito comunista, prima della sua presa di potere sull’intero territorio nazionale nel 1949.
2009
9788806185138
Antonelli, F.R. (2009). Il processo di modernizzazione del diritto cinese. In GUIDO SAMARANI E MAURIZIO SCARPARI (a cura di), Verso la modernità (pp. 399-442). TORINO : Einaudi.
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