Il saggio affronta lo stretto legame tra educazione retorica e scritti sull'arte nella tarda-antichità e nella prima età bizantina: infatti, in parallelo al declino del naturalismo artistico e alla crescente tendenza all'astrazione, a Bisanzio si assiste ad una intensificazione del vocabolario visivo delle ekphraseis (descrizioni) e ad un raffinamento della facoltà immaginativa dello spettatore. In questo contributo si analizza il rapporto fra percezione ed ekphraseis (intese come guida all'esperienza visiva dello spettatore, stimolo alla visione e condizionamento della percezione), con particolare riferimento alle immagini acheiropoietai (“non fatte da mano umana”) sui marmi bizantini.
Fobelli, M.L. (2007). Descrizione e percezione delle immagini acheropite sui marmi bizantini. In Studi in onore di Arturo Carlo Quintavalle, a cura di A. Calzona. R. Campari, M. Mussini (pp. 27-32). Milano : Electa.
Descrizione e percezione delle immagini acheropite sui marmi bizantini
FOBELLI, Maria Luigia
2007-01-01
Abstract
Il saggio affronta lo stretto legame tra educazione retorica e scritti sull'arte nella tarda-antichità e nella prima età bizantina: infatti, in parallelo al declino del naturalismo artistico e alla crescente tendenza all'astrazione, a Bisanzio si assiste ad una intensificazione del vocabolario visivo delle ekphraseis (descrizioni) e ad un raffinamento della facoltà immaginativa dello spettatore. In questo contributo si analizza il rapporto fra percezione ed ekphraseis (intese come guida all'esperienza visiva dello spettatore, stimolo alla visione e condizionamento della percezione), con particolare riferimento alle immagini acheiropoietai (“non fatte da mano umana”) sui marmi bizantini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.