La tesi centrale di questo lavoro è che lo sviluppo locale sia possibile solo laddove l’azione economica riesce a radicarsi all’interno di una specifica struttura sociale e valoriale di un determinato contesto locale. All’interno di tale teoria, fatto salvo il concetto generale di radicamento sociale, è possibile individuare almeno due diverse modalità di concepire il processo generativo sotteso alle dinamiche dell’azione. La prima concezione di embeddedness, sviluppatasi all’interno della Structural Theory, pone l’attenzione sul ruolo fondamentale che assume la struttura relazionale, ovvero il capitale sociale, in un determinato contesto locale nel costruire il processo di agire economico. La seconda impostazione, di origine weberiana, invece, definisce il processo di radicamento sociale dell’agire economico come il risultato dell’influenza esercitata dalla dimensione culturale-normativa (valoriale) presente nel sistema sociale. Intento principale di questo contributo è quello di privilegiare la seconda impostazione in cui il processo imprenditoriale viene analizzato quale azione economica culturalmente orientata. Studiare, quindi, la struttura culturale di base di un territorio offre la possibilità di riflettere sul percorso di crescita di un’area, di individuare i <<fattori nascosti>> dello sviluppo, di ricollocare lo sviluppo al tema dell’identità locale (non localistica). In questa prospettiva parlare di radicamento culturale dello sviluppo significa assumere la cultura come paradigma euristico per comprendere e promuovere la crescita qualitativa di un territorio. Possiamo in sintesi cogliere dai risultati della ricerca, due importanti considerazioni. La prima è di natura epistemologica e riguarda il tema del dibattito tra formalisti e sostanzialisti. I primi partono dal presupposto che l’agire individuale razionale volto a massimizzare i propri interessi (profitti) è un dato naturale e universale di tutta l’umanità. I secondi invece, capovolgendo l’impostazione dei primi, riconnettono l’agire umano alla cultura di appartenenza enfatizzando l’unicità del comportamento e riducendo tutto ad un modello culturale prevalentemente ultrasocializzato.

Giardiello, M. (2007). Cultura e sviluppo locale. In Quadro e Cornice. Per una lettura dinamica dello sviluppo locale (pp. 59-72). MILANO : FrancoAngeli.

Cultura e sviluppo locale

GIARDIELLO, MAURO
2007-01-01

Abstract

La tesi centrale di questo lavoro è che lo sviluppo locale sia possibile solo laddove l’azione economica riesce a radicarsi all’interno di una specifica struttura sociale e valoriale di un determinato contesto locale. All’interno di tale teoria, fatto salvo il concetto generale di radicamento sociale, è possibile individuare almeno due diverse modalità di concepire il processo generativo sotteso alle dinamiche dell’azione. La prima concezione di embeddedness, sviluppatasi all’interno della Structural Theory, pone l’attenzione sul ruolo fondamentale che assume la struttura relazionale, ovvero il capitale sociale, in un determinato contesto locale nel costruire il processo di agire economico. La seconda impostazione, di origine weberiana, invece, definisce il processo di radicamento sociale dell’agire economico come il risultato dell’influenza esercitata dalla dimensione culturale-normativa (valoriale) presente nel sistema sociale. Intento principale di questo contributo è quello di privilegiare la seconda impostazione in cui il processo imprenditoriale viene analizzato quale azione economica culturalmente orientata. Studiare, quindi, la struttura culturale di base di un territorio offre la possibilità di riflettere sul percorso di crescita di un’area, di individuare i <> dello sviluppo, di ricollocare lo sviluppo al tema dell’identità locale (non localistica). In questa prospettiva parlare di radicamento culturale dello sviluppo significa assumere la cultura come paradigma euristico per comprendere e promuovere la crescita qualitativa di un territorio. Possiamo in sintesi cogliere dai risultati della ricerca, due importanti considerazioni. La prima è di natura epistemologica e riguarda il tema del dibattito tra formalisti e sostanzialisti. I primi partono dal presupposto che l’agire individuale razionale volto a massimizzare i propri interessi (profitti) è un dato naturale e universale di tutta l’umanità. I secondi invece, capovolgendo l’impostazione dei primi, riconnettono l’agire umano alla cultura di appartenenza enfatizzando l’unicità del comportamento e riducendo tutto ad un modello culturale prevalentemente ultrasocializzato.
2007
978-88-464-8894-7
Giardiello, M. (2007). Cultura e sviluppo locale. In Quadro e Cornice. Per una lettura dinamica dello sviluppo locale (pp. 59-72). MILANO : FrancoAngeli.
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