I dati rilevati nell'ambito di grandi indagini internazionali segnalano il presentarsi e il rapido aggravarsi di tendenze involutive nella cultura della popolazione. Frazioni consistenti di adulti stanno perdendo la capacità di utilizzare il linguaggio alfabetico per formulare o ricevere messaggi. Il fenomeno è spesso indicato con l'espressione analfabetismo di ritorno, ma si tratta di una dizione impropria, perché non ci si trova di fronte ad analfabeti (persone prive del codice), ma a persone che hanno perso la capacità di comprendere messaggi espressi mediante simboli. Meglio dunque parlare di illetteratismo. Le frazioni di popolazione più investite dalla regressione illetterata sono proprio quelle cui si rivolge parte consistente dell'offerta di formazione professionale: ci si dovrebbe chiedere, quindi, come stabilire con tali persone un rapporto positivo sul piano dell'apprendimento, quali caratteristiche dovrebbe possedere l'offerta, come colmare il divario tra un profilo culturale virtuale, sulla base del quale si organizzano le attività di formazione, e quello reale. Rispondere a simili interrogativi è una condizione necessaria per dare senso agli interventi di formazione professionale rivolti alla popolazione adulta. Le regioni, che hanno la maggiore responsabilità nel predisporre piani per la formazione, dovrebbero poter decidere in base ad un'accurata ricognizione delle caratteristiche culturali della popolazione. In questo libro si presentano e si discutono i risultati di una ricerca, il Progetto Predil (Prevenzione e diagnosi dell'illetteratismo), che si è proposta di offrire un contributo per procedere nella direzione indicata. Il Progetto Predil è stato sostenuto dalla Regione Campania e sviluppato dal Laboratorio di Pedagogia sperimentale dell'Università Roma Tre. Il quadro che emerge dalla ricerca rivela ad abundantiam quanto sia debole il contesto in cui si attua la formazione professionale. Si è portati a ritenere che per conferire qualità ai piani di formazione si debbano preliminarmente sviluppare azioni di recupero, consolidamento e sviluppo delle competenze culturali di base.
Vertecchi, B. (2007). Società, educazione, cultura. In GALLINA V, VERTECCHI B (a cura di), Il disagio, l'alfabeto, la democrazia. Riflessioni sui risultati del progetto Predil (pp. 13-21). MILANO : FrancoAngeli.
Società, educazione, cultura
VERTECCHI, Benedetto
2007-01-01
Abstract
I dati rilevati nell'ambito di grandi indagini internazionali segnalano il presentarsi e il rapido aggravarsi di tendenze involutive nella cultura della popolazione. Frazioni consistenti di adulti stanno perdendo la capacità di utilizzare il linguaggio alfabetico per formulare o ricevere messaggi. Il fenomeno è spesso indicato con l'espressione analfabetismo di ritorno, ma si tratta di una dizione impropria, perché non ci si trova di fronte ad analfabeti (persone prive del codice), ma a persone che hanno perso la capacità di comprendere messaggi espressi mediante simboli. Meglio dunque parlare di illetteratismo. Le frazioni di popolazione più investite dalla regressione illetterata sono proprio quelle cui si rivolge parte consistente dell'offerta di formazione professionale: ci si dovrebbe chiedere, quindi, come stabilire con tali persone un rapporto positivo sul piano dell'apprendimento, quali caratteristiche dovrebbe possedere l'offerta, come colmare il divario tra un profilo culturale virtuale, sulla base del quale si organizzano le attività di formazione, e quello reale. Rispondere a simili interrogativi è una condizione necessaria per dare senso agli interventi di formazione professionale rivolti alla popolazione adulta. Le regioni, che hanno la maggiore responsabilità nel predisporre piani per la formazione, dovrebbero poter decidere in base ad un'accurata ricognizione delle caratteristiche culturali della popolazione. In questo libro si presentano e si discutono i risultati di una ricerca, il Progetto Predil (Prevenzione e diagnosi dell'illetteratismo), che si è proposta di offrire un contributo per procedere nella direzione indicata. Il Progetto Predil è stato sostenuto dalla Regione Campania e sviluppato dal Laboratorio di Pedagogia sperimentale dell'Università Roma Tre. Il quadro che emerge dalla ricerca rivela ad abundantiam quanto sia debole il contesto in cui si attua la formazione professionale. Si è portati a ritenere che per conferire qualità ai piani di formazione si debbano preliminarmente sviluppare azioni di recupero, consolidamento e sviluppo delle competenze culturali di base.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.