Il saggio s'incentra sulle scene dell'oratorio profano Das Paradies und die Peri op. 50 di Robert Schumann nelle quali appare più evidente la sua riluttanza ad accentuare con la musica il carattere esotico degli ambienti e dei personaggi, invece assai enfatizzato nella fonte letteraria d’ispirazione. Composto nel 1843 su un libretto dello stesso compositore, liberamente tratto dal volume di novelle in versi Lalla Rookh (1817) del poeta irlandese Thomas Moore, Das Paradies und die Peri offre molteplici motivi di interesse. Basti dire che vi si ascolta la prima enunciazione a piena orchestra del cosiddetto Legendenton schumanniano, affidata in precedenza all'organico più intimo e circoscritto del lied per voce e pianoforte; e, insieme, il dipanarsi di un suggestivo, ancorché embrionale, tessuto di motivi conduttori sia musicali che verbali che suggerisce un evidente parallelismo con le coeve prime esperienze wagneriane con i Leitmotive. Ma, al di là di questi e altri meriti intrinseci della partitura, merita una riflessione circostanziata il tentativo di Schumann di trasmettere un insegnamento etico di validità universale in uno stile oratoriale “puramente tedesco”, che ben poco concede all’evocazione sonora esteriore e decorativa del tipico “colore orientale”. -

Guanti, G. (2008). «Ich sah der Weihrauchinseln Grün…»: altre note sull’esotismo schumanniano. In Schumann e i suoi rapporti con lo spazio letterario, a cura di Arnaldo Morelli (pp. 129-143). Lucca : LIM Libreria Musicale Italiana.

«Ich sah der Weihrauchinseln Grün…»: altre note sull’esotismo schumanniano

GUANTI, GIOVANNI
2008-01-01

Abstract

Il saggio s'incentra sulle scene dell'oratorio profano Das Paradies und die Peri op. 50 di Robert Schumann nelle quali appare più evidente la sua riluttanza ad accentuare con la musica il carattere esotico degli ambienti e dei personaggi, invece assai enfatizzato nella fonte letteraria d’ispirazione. Composto nel 1843 su un libretto dello stesso compositore, liberamente tratto dal volume di novelle in versi Lalla Rookh (1817) del poeta irlandese Thomas Moore, Das Paradies und die Peri offre molteplici motivi di interesse. Basti dire che vi si ascolta la prima enunciazione a piena orchestra del cosiddetto Legendenton schumanniano, affidata in precedenza all'organico più intimo e circoscritto del lied per voce e pianoforte; e, insieme, il dipanarsi di un suggestivo, ancorché embrionale, tessuto di motivi conduttori sia musicali che verbali che suggerisce un evidente parallelismo con le coeve prime esperienze wagneriane con i Leitmotive. Ma, al di là di questi e altri meriti intrinseci della partitura, merita una riflessione circostanziata il tentativo di Schumann di trasmettere un insegnamento etico di validità universale in uno stile oratoriale “puramente tedesco”, che ben poco concede all’evocazione sonora esteriore e decorativa del tipico “colore orientale”. -
2008
978-88-7096-518-6
Guanti, G. (2008). «Ich sah der Weihrauchinseln Grün…»: altre note sull’esotismo schumanniano. In Schumann e i suoi rapporti con lo spazio letterario, a cura di Arnaldo Morelli (pp. 129-143). Lucca : LIM Libreria Musicale Italiana.
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