During the summer of 2003, an idea for a raised wooden stage that might host outdoor performances in Rome’s Villa Borghese park – as part of the celebration of the villa’s centennial as a public garden – quite by accident and with no particular pre–defined cultural platform, materialized in a full scale replica of London’s neo–Globe theatre. Almost overnight, Rome found itself confronted with a provocative faux monument adding a new dimension to the relationship between Shakespeare’s stage and the political theatre that was ancient Rome. During its first year in existence, following an inaugural Romeo and Juliet, Rome’s Globe offered little promise of becoming anything other than an architectural and political capriccio: it remained without an artistic director, apparently without a cultural agenda. But the following summer it hosted a Shakespearean project entitled Nel grande teatro del mondo. Appunti dalle tragedie romane di William Shakespeare (‘In the Great Theatre of the World. Notes from William Shakespeare’s Roman tragedies’), directed by Walter Pagliaro, which took its shape from three of the Roman plays. Rome’s imitation Shakespearean Globe, hosting this project, is the subject of my paper. It examines the exchange of cultural goods involving the reshaping of Roman history for an Elizabethan public and its re–importation and performative refiguring centuries later on a Shakespearean stage in the heart of contemporary Rome.

Durante l'estate del 2003, l'idea di costruire un palcoscenico in legno che potesse hospitare delle regie all'aperto a Villa Borghese a Roma - in relazione ai festeggiamenti per il centennale della Villa come giardino pubblico - in modo del tutto imprevisto e senza alcuna agenza culturale predefinita, si è trasformato in una replica esatta del neo-Globe Theatre di Londra. Quasi da un giorno all'altro, la città di Roma si è trovata a confrontarsi con un monumento 'falso' provocatorio, il quale aggiungeva una nuova dimensione al rapporto tra il teatro di Shakespeare e il 'teatro politico' che definisce la Roma antica. Durante il primo anno d'esistenza del Globe Theatre romano, in seguito all'allestimento inaugurale di Romeo e Giulietta, sembrava che il teatro di Villa Borghese fosse destinata a non essere altro che un capriccio architettonico e politico: mancavano un direttore artistico e un agenda culturale. Ma l'estate successivo ospitò un progetto shakespeareano dal titolo 'Nel grande teatro del mondo, Aoounti dalle tragedie romane di William Shakespeare', diretto da Walter Pagliaro. Il progetto si poggiava su tre dei drammi romani del Bardo. Il finto teatro shakespeareano a Roma, quale ospite di questo progetto è il soggetto del mio saggio. Esamina lo scambio di beni culturali, prendendo in considerazine il rimodellare della storia romana per il pubblico elisabettiana e la reimportazione di questa storia in Italia insieme alla sua riformulazione performative dopo diversi secolo su un palcoscenico nel bel mezzo della Roma contemporanea.

Isenberg, N.B. (2009). Shakespeare’s Rome in Rome’s Wooden ‘O’. In Del Sapio Garbero M (a cura di), Identity, Otherness and Empire in Shakespeare’s Rome (pp. 175-190). FARNHAM : Ashgate.

Shakespeare’s Rome in Rome’s Wooden ‘O’

ISENBERG, Nancy Beth
2009-01-01

Abstract

During the summer of 2003, an idea for a raised wooden stage that might host outdoor performances in Rome’s Villa Borghese park – as part of the celebration of the villa’s centennial as a public garden – quite by accident and with no particular pre–defined cultural platform, materialized in a full scale replica of London’s neo–Globe theatre. Almost overnight, Rome found itself confronted with a provocative faux monument adding a new dimension to the relationship between Shakespeare’s stage and the political theatre that was ancient Rome. During its first year in existence, following an inaugural Romeo and Juliet, Rome’s Globe offered little promise of becoming anything other than an architectural and political capriccio: it remained without an artistic director, apparently without a cultural agenda. But the following summer it hosted a Shakespearean project entitled Nel grande teatro del mondo. Appunti dalle tragedie romane di William Shakespeare (‘In the Great Theatre of the World. Notes from William Shakespeare’s Roman tragedies’), directed by Walter Pagliaro, which took its shape from three of the Roman plays. Rome’s imitation Shakespearean Globe, hosting this project, is the subject of my paper. It examines the exchange of cultural goods involving the reshaping of Roman history for an Elizabethan public and its re–importation and performative refiguring centuries later on a Shakespearean stage in the heart of contemporary Rome.
2009
978-0754666486
Durante l'estate del 2003, l'idea di costruire un palcoscenico in legno che potesse hospitare delle regie all'aperto a Villa Borghese a Roma - in relazione ai festeggiamenti per il centennale della Villa come giardino pubblico - in modo del tutto imprevisto e senza alcuna agenza culturale predefinita, si è trasformato in una replica esatta del neo-Globe Theatre di Londra. Quasi da un giorno all'altro, la città di Roma si è trovata a confrontarsi con un monumento 'falso' provocatorio, il quale aggiungeva una nuova dimensione al rapporto tra il teatro di Shakespeare e il 'teatro politico' che definisce la Roma antica. Durante il primo anno d'esistenza del Globe Theatre romano, in seguito all'allestimento inaugurale di Romeo e Giulietta, sembrava che il teatro di Villa Borghese fosse destinata a non essere altro che un capriccio architettonico e politico: mancavano un direttore artistico e un agenda culturale. Ma l'estate successivo ospitò un progetto shakespeareano dal titolo 'Nel grande teatro del mondo, Aoounti dalle tragedie romane di William Shakespeare', diretto da Walter Pagliaro. Il progetto si poggiava su tre dei drammi romani del Bardo. Il finto teatro shakespeareano a Roma, quale ospite di questo progetto è il soggetto del mio saggio. Esamina lo scambio di beni culturali, prendendo in considerazine il rimodellare della storia romana per il pubblico elisabettiana e la reimportazione di questa storia in Italia insieme alla sua riformulazione performative dopo diversi secolo su un palcoscenico nel bel mezzo della Roma contemporanea.
Isenberg, N.B. (2009). Shakespeare’s Rome in Rome’s Wooden ‘O’. In Del Sapio Garbero M (a cura di), Identity, Otherness and Empire in Shakespeare’s Rome (pp. 175-190). FARNHAM : Ashgate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/158932
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