L’essere umano è uno, ma è se stesso, dunque tra sé e sé vi è una distanza. La vita può essere intesa come un desiderio di unità, un continuo sforzo per raggiungersi, per annullare lo spazio ed essere pienamente e definitivamente sé. Ciò è ontologicamente impossibile perché questa presenza che sono qui e ora è l’unico che esiste ed è relativa al tempo e lo spazio che occupo, mentre l’essere che desidero è una totalità, un assoluto. Si potrebbe dire che in questa non coincidenza tra sé e sé si concentra tutto il problema dell’esistenza.
Tognonato, C.A. (2011). “Il corpo e l’impossibile salvezza”. In Marco Bontempi e Antonio Maturo (a cura di) (a cura di), Salute e Salvezza. I confini mobili tra sfere della vita (pp. 244-256). MILANO : FrancoAngeli.
“Il corpo e l’impossibile salvezza”
TOGNONATO, CLAUDIO ALBERTO
2011-01-01
Abstract
L’essere umano è uno, ma è se stesso, dunque tra sé e sé vi è una distanza. La vita può essere intesa come un desiderio di unità, un continuo sforzo per raggiungersi, per annullare lo spazio ed essere pienamente e definitivamente sé. Ciò è ontologicamente impossibile perché questa presenza che sono qui e ora è l’unico che esiste ed è relativa al tempo e lo spazio che occupo, mentre l’essere che desidero è una totalità, un assoluto. Si potrebbe dire che in questa non coincidenza tra sé e sé si concentra tutto il problema dell’esistenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.