Feminist Movement and the Balance of Power in John Cranko’s ballet, The Taming of the Shrew (Stuttgart, 1969)

Questo saggio partecipa al volume collettaneo su Shakespeare e la politica europea con un contributo intergenerico (teatro shakespeareano/teatro moderno choreutico). Sullo sfondo della fine degli anni 60 nella Germania occidentale - periodo e luogo politici contraddistinti dalle attività accese del movimento femminista - esamina l’adattamento per la scena coreutica di Taming of the Shrew partendo dalla tensione tra due opposti modelli di identità di genere femminile (quella della femminista militante e quella della ballerina) che s’incontrano nel ruolo di Caterina. Il saggio analizza il significato di un balletto che elabora, rompendo con le convenzioni del proprio genere performativo, un discorso ‘domestico’, esplora l’uso di elementi carnevaleschi a questo fine, e dimostra il modo in cui il balletto negozia questioni di diversità di genere e in cui offre un modello di interazione cooperativa avanti ai suoi tempi, a conferma del ruolo ereditario del genere performativo del balletto rispetto al masque dei tempi di Shakespeare quale sito di discorsi politici talvolta audaci e innovativi.