Sollecitato dai suoi studi sull’immagine e sull’immaginario e consapevole delle nuove prospettive aperte dalla fenomenologia, Sartre vuole sottrarre l’uomo al dominio delle cose, alla passività nei confronti della natura e al predominio della rappresentazione , manifestando il proposito di prendere le distanze dalla filosofia dell’immanenza. La coscienza dell’uomo è un “esplodere verso”. Partendo da una descrizione poetica e fenomenologica del volto il cui senso è di essere la trascendenza visibile, Sartre giunge ne L’essere e il nulla al tema dello sguardo, all’estremità del quale si manifesta l’altro. Nell’ambito di una dinamica dialettica Riflesso-Riflettente, lo sguardo dell’altro è la morte della mia soggettività. Il fenomeno-sguardo si pone sul piano della coscienza irriflessa, ovvero sul piano dell’essere e non del conoscere e si manifesta attraverso reazioni soggettive tra le quali la vergogna , che Sartre descrive in pagine suggestive e non prive di fascino. L’analisi sullo sguardo approda ad una fenomenologia dell’alienazione che si snoda in una continua impresa di appropriazione dell’altro come “trascendenza trascesa” in cui lo stesso e l’altro si scambiano senza fine i loro rispettivi ruoli. Ne deriva un inevitabile conflitto che, per Sartre è il senso originario dell’essere-per-altri.
Farina, G. (2010). Jean-Paul Sartre. Sguardo e Visibilità inafferabile della trascendenza. In VINCI D (a cura di), IL VOLTO nel pensiero contemporaneo (pp. 277-292). TRAPANI : Il Pozzo di Giacobbe.
Jean-Paul Sartre. Sguardo e Visibilità inafferabile della trascendenza
FARINA, Gabriella
2010-01-01
Abstract
Sollecitato dai suoi studi sull’immagine e sull’immaginario e consapevole delle nuove prospettive aperte dalla fenomenologia, Sartre vuole sottrarre l’uomo al dominio delle cose, alla passività nei confronti della natura e al predominio della rappresentazione , manifestando il proposito di prendere le distanze dalla filosofia dell’immanenza. La coscienza dell’uomo è un “esplodere verso”. Partendo da una descrizione poetica e fenomenologica del volto il cui senso è di essere la trascendenza visibile, Sartre giunge ne L’essere e il nulla al tema dello sguardo, all’estremità del quale si manifesta l’altro. Nell’ambito di una dinamica dialettica Riflesso-Riflettente, lo sguardo dell’altro è la morte della mia soggettività. Il fenomeno-sguardo si pone sul piano della coscienza irriflessa, ovvero sul piano dell’essere e non del conoscere e si manifesta attraverso reazioni soggettive tra le quali la vergogna , che Sartre descrive in pagine suggestive e non prive di fascino. L’analisi sullo sguardo approda ad una fenomenologia dell’alienazione che si snoda in una continua impresa di appropriazione dell’altro come “trascendenza trascesa” in cui lo stesso e l’altro si scambiano senza fine i loro rispettivi ruoli. Ne deriva un inevitabile conflitto che, per Sartre è il senso originario dell’essere-per-altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.