Roma non è mai nominata nella Chartreuse de Parme di Stendhal, e tuttavia è presente nel romanzo, ma in modo così capillare da eludere qualsiasi indagine metodica. La Roma della Chartreuse può essere individuata soltanto attraverso la percezione di quella che potremmo definire l’anima romana di Stendhal. Tale percezione può essere messa in luce osservando come si sviluppa l’immagine di Roma nell’universo interiore stendhaliano a partire dalle attese dello scrittore in vista del suo primo soggiorno nella città eterna, per osservare poi come l’idea di Roma si trasformi al contatto con la realtà e quindi evolva nel senso di un alleggerimento, o di una sublimazione. In questa forma, al pari di Milano, di Modena e di tutte le altre città che confluiscono nella Parma stendhaliana, Roma si amalgama con le molteplici fonti d’ispirazione della Chartreuse ed entra a far parte di quella geografia interiore che non trova riscontri in alcuna guida, mappa o stradario, ma soltanto nella leggerezza soave dello sguardo del protagonista del romanzo, Fabrizio del Dongo. -

NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, L. (2004). Presenza di Roma nella "Chartreuse de Parme". In Arrigo Beyle "romano" (1831-1841). Stendhal fra storia, cronaca, letteratura, arte (pp. 295-310). ROMA : Edizioni di Storia e Letteratura.

Presenza di Roma nella "Chartreuse de Parme"

NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, Letizia
2004-01-01

Abstract

Roma non è mai nominata nella Chartreuse de Parme di Stendhal, e tuttavia è presente nel romanzo, ma in modo così capillare da eludere qualsiasi indagine metodica. La Roma della Chartreuse può essere individuata soltanto attraverso la percezione di quella che potremmo definire l’anima romana di Stendhal. Tale percezione può essere messa in luce osservando come si sviluppa l’immagine di Roma nell’universo interiore stendhaliano a partire dalle attese dello scrittore in vista del suo primo soggiorno nella città eterna, per osservare poi come l’idea di Roma si trasformi al contatto con la realtà e quindi evolva nel senso di un alleggerimento, o di una sublimazione. In questa forma, al pari di Milano, di Modena e di tutte le altre città che confluiscono nella Parma stendhaliana, Roma si amalgama con le molteplici fonti d’ispirazione della Chartreuse ed entra a far parte di quella geografia interiore che non trova riscontri in alcuna guida, mappa o stradario, ma soltanto nella leggerezza soave dello sguardo del protagonista del romanzo, Fabrizio del Dongo. -
2004
88-8498-204-9
NORCI CAGIANO DE AZEVEDO, L. (2004). Presenza di Roma nella "Chartreuse de Parme". In Arrigo Beyle "romano" (1831-1841). Stendhal fra storia, cronaca, letteratura, arte (pp. 295-310). ROMA : Edizioni di Storia e Letteratura.
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