Vita e gaiezza: l’itinerario intellettuale e umano di P. Ricœur, prefazione a P. Ricœur, Vivant jusqu’à la mort, Seuil, Paris 2006; tr. it. a cura di D. Iannotta, Vivo fino alla morte, Effatà editrice, Cantalupa [To] 2008. ISBN 978-88-7402-416-2

Nella introduzione all'opera postuma di P. Ricoeur, si ripercorre l'itinerario ricoeuriano alla luce della "gaiezza" di vita, tematizzata nell'opera come conseguenza del distacco e testimoniata dall'Autore nel corso della sua vita. Si tratta della traduzione di una appassionata e intensa meditazione sulla vita fino alla morte e sul coraggio di essere vivi fino alla morte, edita su appunti ritrovati dopo la sua morte, in cui Ricoeur fa il punto sulla rinuncia alle immagini del post-mortem e sulla gaiezza ancora possibile dopo il distacco. La riflessione è condotta a partire dall'analisi della morte dei propri cari, della morte in situazione tragica (sopravvissuti ai campi di sterminio); della propria morte, analisi che viene condotta in riferimento alla scrittura e all'esegesi. I Frammenti hanno argomento vario: tempo dell'opera e tempo della vita; sulla fede che da caso si trasforma in destino; su Derrida e via dicendo