La teoria critica di seconda e terza generazione (Apel, Habermas Honneth) mutua dal pragmatismo di Peirce, James e Mead importanti nuclei concettuali: a) la concezione innovativa del realismo (Apel e Habermas); b) la teoria funzionale del vero che in Habermas si trasforma nelle procedure linguistico-comunicative della formazione del consenso sul vero; c) la prospettiva etica che Habermas guadagna anche in sintonia con le riflessioni di Mead; d) infine, la concezione psicodinamica delle relazioni sociali e del comportamento etico che incide sull’elaborazione del paradigma del riconoscimento di Axel Honneth. a) Il realismo cognitivo-semiotico di Peirce e la sua concezione della comunità infinita degli scienziati contribuiscono allo sviluppo del concetto apeliano di comunità reale di comunicazione. A questa vicinanza Apel unisce l’esigenza della fondazione ultima della comunità ideale propria di quella filosofia moderna che pur voleva superare proprio grazie alla nozione di comunità illimitata dei parlanti. b) Le teorie consensualiste sul vero di Habermas, che molto insistono sulla natura collettiva e cooperativa del vero, recepiscono non solo la lezione peirceana sulla natura sociale della conoscenza e sul processo di formazione della credenza, ma anche l’empirismo di William James, in particolare l’idea dell’accordo funzionale fra verità e realtà dinamicosociale. c) Sicuramente rilevante per la trasformazione “sociale” e “procedurale” dell’imperativo categorico kantiano, presente nelle teorie eticocognitive di Habermas, è la fusione fra universalismo e utilitarismo messa in opera da Mead nei suoi Frammenti etici, ripetutamente citati da Habermas. d) L’ultima generazione dei teorici francofortesi ha mostrato un particolare interesse per la formazione dinamico-sociale del «sé» analizzata dallo psicologo sociale comportamentista Mead e messa in stretta relazione con le teorie sociali su amore, diritto e Stato dello Hegel jenese.
Failla, M. (2015). Pragmatismo e teoria critica: Apel, Habermas, Honneth. In M.e.a. Calcaterra (a cura di), Il Pragmatismo (pp. 225-250). ROMA : Carocci Editore.
Pragmatismo e teoria critica: Apel, Habermas, Honneth
FAILLA, Mariannina
2015-01-01
Abstract
La teoria critica di seconda e terza generazione (Apel, Habermas Honneth) mutua dal pragmatismo di Peirce, James e Mead importanti nuclei concettuali: a) la concezione innovativa del realismo (Apel e Habermas); b) la teoria funzionale del vero che in Habermas si trasforma nelle procedure linguistico-comunicative della formazione del consenso sul vero; c) la prospettiva etica che Habermas guadagna anche in sintonia con le riflessioni di Mead; d) infine, la concezione psicodinamica delle relazioni sociali e del comportamento etico che incide sull’elaborazione del paradigma del riconoscimento di Axel Honneth. a) Il realismo cognitivo-semiotico di Peirce e la sua concezione della comunità infinita degli scienziati contribuiscono allo sviluppo del concetto apeliano di comunità reale di comunicazione. A questa vicinanza Apel unisce l’esigenza della fondazione ultima della comunità ideale propria di quella filosofia moderna che pur voleva superare proprio grazie alla nozione di comunità illimitata dei parlanti. b) Le teorie consensualiste sul vero di Habermas, che molto insistono sulla natura collettiva e cooperativa del vero, recepiscono non solo la lezione peirceana sulla natura sociale della conoscenza e sul processo di formazione della credenza, ma anche l’empirismo di William James, in particolare l’idea dell’accordo funzionale fra verità e realtà dinamicosociale. c) Sicuramente rilevante per la trasformazione “sociale” e “procedurale” dell’imperativo categorico kantiano, presente nelle teorie eticocognitive di Habermas, è la fusione fra universalismo e utilitarismo messa in opera da Mead nei suoi Frammenti etici, ripetutamente citati da Habermas. d) L’ultima generazione dei teorici francofortesi ha mostrato un particolare interesse per la formazione dinamico-sociale del «sé» analizzata dallo psicologo sociale comportamentista Mead e messa in stretta relazione con le teorie sociali su amore, diritto e Stato dello Hegel jenese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.