I volumi sulla memoria sia nel contesto italiano, sia in quello internazionale abbondano, come ricorda anche Jedlowski nella sua prefazione. Perché dunque scriverne un altro? Perché in Italia la dimensione pubblica della memoria è stata solo marginalmente messa a tema, perché se anche non sono mancati i tentativi autorevoli di definizione del concetto di memoria pubblica, poi di fatto sono mancate le ricerche che a quelle definizioni avrebbero dovuto dare corpo. Questo volume è dedicato proprio a colmare questa lacuna. I saggi inclusi nella prima parte sono tutti pensati come articolazioni delle dimensioni pubbliche della narrazione del passato. Il rapporto della Commissione 11 Settembre è un caso emblematico: Robin Wagner- Pacifici spiega come in questo documento sia implicata la narrazione delle relazioni internazionali degli Stati Uniti che precedono l’attacco alle Torri Gemelle. L’analisi delle strutture narrative di un documento che sin dall’inizio è pensato come fonte storica per i posteri, permette di vedere come la forma della narrazione testuale dia letteralmente senso a ciò che viene narrato. Il saggio è un punto di riferimento essenziale anche dal punto di vista metodologico, perché documenta la possibilità che un testo ufficiale ha di narrare la trama complessa delle relazioni di potere fra le nazioni. Come spesso accade, il non detto del testo è assai più rilevante di quanto viene estesamente spiegato.
Tota, A.L. (2007). Parte I Trauma culturale e identità nazionali. In Marita Rampazi e Anna Lisa Tota (a cura di), La memoria pubblica. Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali (pp. 5-6). TORINO : UTET.
Parte I Trauma culturale e identità nazionali
TOTA, ANNA LISA
2007-01-01
Abstract
I volumi sulla memoria sia nel contesto italiano, sia in quello internazionale abbondano, come ricorda anche Jedlowski nella sua prefazione. Perché dunque scriverne un altro? Perché in Italia la dimensione pubblica della memoria è stata solo marginalmente messa a tema, perché se anche non sono mancati i tentativi autorevoli di definizione del concetto di memoria pubblica, poi di fatto sono mancate le ricerche che a quelle definizioni avrebbero dovuto dare corpo. Questo volume è dedicato proprio a colmare questa lacuna. I saggi inclusi nella prima parte sono tutti pensati come articolazioni delle dimensioni pubbliche della narrazione del passato. Il rapporto della Commissione 11 Settembre è un caso emblematico: Robin Wagner- Pacifici spiega come in questo documento sia implicata la narrazione delle relazioni internazionali degli Stati Uniti che precedono l’attacco alle Torri Gemelle. L’analisi delle strutture narrative di un documento che sin dall’inizio è pensato come fonte storica per i posteri, permette di vedere come la forma della narrazione testuale dia letteralmente senso a ciò che viene narrato. Il saggio è un punto di riferimento essenziale anche dal punto di vista metodologico, perché documenta la possibilità che un testo ufficiale ha di narrare la trama complessa delle relazioni di potere fra le nazioni. Come spesso accade, il non detto del testo è assai più rilevante di quanto viene estesamente spiegato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.