The text carries out research initiated in my doctoral thesis and is enriched with new surveys and graphic renderings. The results of the collaboration between archaeologists and architects with their different expertises are highlighted, showing the findings of the study made on architecture and building components. The study of the Casa dell’Ancora has started from an analysis of the existing graphic documentation at the urban scale, useful for planning a project to take measurements which is aimed also at verify anomalies and differences found in the comparison of the available drawings. Survey techniques which have been used and the application of the Photomodeler photogrammetry software in the survey of the east wing of the cryptoporticus are described in the text. The survey results have been described highlighting the drawing role in the understanding of architecture, also with relation to the definition of the different building phases. The structures analysis has made it possible to plan, with archaeologists, the excavations which have led to the finding of the remains of the old west wing of the first-phase portico making it possible to explain the anomalous intersecting of the arcades with the cryptoporticus in the west corner of the garden. The proposal of graphic rendering, which terminates the study of the Casa, is based on the idea according which the plans graphic rendering, at a scale of 1:50, can follow criteria similar to what has been adopted in the elevations, and explain the building techniques which have been used even if only in relation to the section elevation. It would made it possible not to describe information on materials and techniques with an abstract symbology, i. e. a key. The paragraph dealing with the first hypothesis about a casa dell’Ancora renovation and enhancement project, grants a friendly request of the then Superintendent Pietro Giovanni Guzzo, and, in a very schematic way, makes reasonings on the need to reconsider and revalue not only the widespread space among the archaeological remains but also the building consistency of each manufacture graphic. Three plates about the survey are published.

Il testo sviluppa la ricerca avviata nella tesi di dottorato e si arricchisce di nuovi rilievi e restituzioni grafiche. Vengono sottolineati i risultati della collaborazione tra le diverse specifiche competenze degli archeologi e degli architetti esponendo gli esiti dello studio condotto unitariamente sull’architettura e sulle componenti edilizie. Lo studio della Casa dell’Ancora è partito da una analisi della documentazione grafica esistente alla scala urbana, utile alla determinazione di un progetto di presa delle misure orientato anche alla verifica di anomalie e differenze riscontrate nel confronto tra i vari disegni a disposizione. Nel testo sono illustrate le tecniche di rilevamento adottate e l’applicazione del programma di restituzione fotogrammetrica Photomodeler nel rilievo del braccio Est del criptoportico. I risultati del rilevamento sono descritti evidenziando il ruolo del disegno nella comprensione dell’architettura, anche in relazione alla determinazione delle diverse fasi edilizie. L’analisi condotta sulle strutture ha consentito di programmare, insieme agli archeologi, lo scavo che ha permesso il ritrovamento dei resti del vecchio braccio Ovest del portico di prima fase e, conseguentemente di spiegare l’anomalo innesto delle arcate del criptoportico nell’angolo Ovest del giardino. La proposta di restituzione grafica, che chiude lo studio della Casa, è basata sull’idea che la restituzione grafica delle piante, alla scala 1:50, possa seguire criteri analoghi a quanto adottato negli alzati, e dare conto delle tecniche edilizie utilizzate anche se solo relativamente alla quota di sezione. Questo consentirebbe di non demandare ad una simbologia astratta, e quindi a una legenda, informazioni su materiali e tecniche. Il paragrafo sulle prime ipotesi per un progetto di recupero e valorizzazione della casa dell’Ancora, risponde ad una amichevole sollecitazione dell’allora Soprintendente Pietro Giovanni Guzzo, e graficizza, in maniera molto schematica, ragionamenti condotti sulla necessità di riconsiderare e rivalutare non solo lo spazio diffuso tra i resti archeologici, ma la consistenza edilizia dei singoli manufatti.

Spadafora, G. (2006). Dall'archeologia all'architettura:il rilevamento per la comprensione dello spazio costruito. In F.P. FILIPPO COARELLI (a cura di), Rileggere Pompei. L'insula 10 della Regio VI (pp. 369-391). ROMA : L'Erma di Bretschneider.

Dall'archeologia all'architettura:il rilevamento per la comprensione dello spazio costruito

SPADAFORA, GIOVANNA
2006-01-01

Abstract

The text carries out research initiated in my doctoral thesis and is enriched with new surveys and graphic renderings. The results of the collaboration between archaeologists and architects with their different expertises are highlighted, showing the findings of the study made on architecture and building components. The study of the Casa dell’Ancora has started from an analysis of the existing graphic documentation at the urban scale, useful for planning a project to take measurements which is aimed also at verify anomalies and differences found in the comparison of the available drawings. Survey techniques which have been used and the application of the Photomodeler photogrammetry software in the survey of the east wing of the cryptoporticus are described in the text. The survey results have been described highlighting the drawing role in the understanding of architecture, also with relation to the definition of the different building phases. The structures analysis has made it possible to plan, with archaeologists, the excavations which have led to the finding of the remains of the old west wing of the first-phase portico making it possible to explain the anomalous intersecting of the arcades with the cryptoporticus in the west corner of the garden. The proposal of graphic rendering, which terminates the study of the Casa, is based on the idea according which the plans graphic rendering, at a scale of 1:50, can follow criteria similar to what has been adopted in the elevations, and explain the building techniques which have been used even if only in relation to the section elevation. It would made it possible not to describe information on materials and techniques with an abstract symbology, i. e. a key. The paragraph dealing with the first hypothesis about a casa dell’Ancora renovation and enhancement project, grants a friendly request of the then Superintendent Pietro Giovanni Guzzo, and, in a very schematic way, makes reasonings on the need to reconsider and revalue not only the widespread space among the archaeological remains but also the building consistency of each manufacture graphic. Three plates about the survey are published.
2006
88-8265-343-9
Il testo sviluppa la ricerca avviata nella tesi di dottorato e si arricchisce di nuovi rilievi e restituzioni grafiche. Vengono sottolineati i risultati della collaborazione tra le diverse specifiche competenze degli archeologi e degli architetti esponendo gli esiti dello studio condotto unitariamente sull’architettura e sulle componenti edilizie. Lo studio della Casa dell’Ancora è partito da una analisi della documentazione grafica esistente alla scala urbana, utile alla determinazione di un progetto di presa delle misure orientato anche alla verifica di anomalie e differenze riscontrate nel confronto tra i vari disegni a disposizione. Nel testo sono illustrate le tecniche di rilevamento adottate e l’applicazione del programma di restituzione fotogrammetrica Photomodeler nel rilievo del braccio Est del criptoportico. I risultati del rilevamento sono descritti evidenziando il ruolo del disegno nella comprensione dell’architettura, anche in relazione alla determinazione delle diverse fasi edilizie. L’analisi condotta sulle strutture ha consentito di programmare, insieme agli archeologi, lo scavo che ha permesso il ritrovamento dei resti del vecchio braccio Ovest del portico di prima fase e, conseguentemente di spiegare l’anomalo innesto delle arcate del criptoportico nell’angolo Ovest del giardino. La proposta di restituzione grafica, che chiude lo studio della Casa, è basata sull’idea che la restituzione grafica delle piante, alla scala 1:50, possa seguire criteri analoghi a quanto adottato negli alzati, e dare conto delle tecniche edilizie utilizzate anche se solo relativamente alla quota di sezione. Questo consentirebbe di non demandare ad una simbologia astratta, e quindi a una legenda, informazioni su materiali e tecniche. Il paragrafo sulle prime ipotesi per un progetto di recupero e valorizzazione della casa dell’Ancora, risponde ad una amichevole sollecitazione dell’allora Soprintendente Pietro Giovanni Guzzo, e graficizza, in maniera molto schematica, ragionamenti condotti sulla necessità di riconsiderare e rivalutare non solo lo spazio diffuso tra i resti archeologici, ma la consistenza edilizia dei singoli manufatti.
Spadafora, G. (2006). Dall'archeologia all'architettura:il rilevamento per la comprensione dello spazio costruito. In F.P. FILIPPO COARELLI (a cura di), Rileggere Pompei. L'insula 10 della Regio VI (pp. 369-391). ROMA : L'Erma di Bretschneider.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/162392
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