The tendency to dismiss the ontological component that characterizes the asymetry between science and ethics established by Hume is one of the most common strategies adopted in contemporary philosophy to offer more and more complex models of rationality. In particular, such a direction prevails in most of the alternatives to the neo-empiricist model of scientific knowledge, which have been provided by pragmatic and relativistic epistemologies. In fact, their most profitable aspect consists in the exhibition of the plurality of functions and applications that weave our cognitive and behavioral patterns. I intend to indicate the correspondence of this theoretical perspective with Peirce’s pragmatism, by focusing on his principal assertions about the relationship between logic and ethics.

La tendenza ad accantonare la componente ontologica che caratterizza l’asimmetria tra scienza ed etica stabilita da Hume rappresenta una delle più diffuse strategie adottate nella filosofia contemporanea per prospettare modelli sempre più articolati della razionalità. In particolare, tale direzione prevale in buona parte delle alternative al modello neoempiristico della conoscenza scientifica, che sono state avanzate dalle epistemologie di impostazione pragmatica e relativistica. Infatti, il loro aspetto più proficuo consiste nell’esibizione delle della pluralità di funzioni e istanze che intessono i nostri schemi cognitivi e comportamentali. Mi propongo qui di indicare la sintonia tra tale atteggiamento teoretico e il pragmatismo di Peirce, concentrandomi sui suoi interventi circa il rapporto tra logica ed etica.

Calcaterra, R.M. (2003). Lo spazio normativo dei sentimenti nell’ottica di Peirce. In M.D. R. EGIDI (a cura di), Normatività, fatti e valori (pp. 135-142). MACERATA : Quodlibet.

Lo spazio normativo dei sentimenti nell’ottica di Peirce

CALCATERRA, Rosa Maria
2003-01-01

Abstract

The tendency to dismiss the ontological component that characterizes the asymetry between science and ethics established by Hume is one of the most common strategies adopted in contemporary philosophy to offer more and more complex models of rationality. In particular, such a direction prevails in most of the alternatives to the neo-empiricist model of scientific knowledge, which have been provided by pragmatic and relativistic epistemologies. In fact, their most profitable aspect consists in the exhibition of the plurality of functions and applications that weave our cognitive and behavioral patterns. I intend to indicate the correspondence of this theoretical perspective with Peirce’s pragmatism, by focusing on his principal assertions about the relationship between logic and ethics.
2003
9788874620982
La tendenza ad accantonare la componente ontologica che caratterizza l’asimmetria tra scienza ed etica stabilita da Hume rappresenta una delle più diffuse strategie adottate nella filosofia contemporanea per prospettare modelli sempre più articolati della razionalità. In particolare, tale direzione prevale in buona parte delle alternative al modello neoempiristico della conoscenza scientifica, che sono state avanzate dalle epistemologie di impostazione pragmatica e relativistica. Infatti, il loro aspetto più proficuo consiste nell’esibizione delle della pluralità di funzioni e istanze che intessono i nostri schemi cognitivi e comportamentali. Mi propongo qui di indicare la sintonia tra tale atteggiamento teoretico e il pragmatismo di Peirce, concentrandomi sui suoi interventi circa il rapporto tra logica ed etica.
Calcaterra, R.M. (2003). Lo spazio normativo dei sentimenti nell’ottica di Peirce. In M.D. R. EGIDI (a cura di), Normatività, fatti e valori (pp. 135-142). MACERATA : Quodlibet.
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