Il lessico costruttivo dell'edilizia storica

Si tratta di un manuale che espone in maniera esemplare gli strumenti e i metodi per il restauro dei centri storici esposti al rischio sismico. Il manuale è il primo che in forma estesa e compiuta mostra la metodologia di indagine del gruppo di ricerca che, dalla seconda metà degli anni Ottanta sino alla fine degli anni Novanta, faceva riferimento al compianto Antonino Giuffrè. Questo manuale rappresenta il prototipo dei Codici di Pratica e si colloca in prosecuzione l’esperienza di Castelvetere sul Calore e prima delle elaborazioni per Matera e Palermo. Punto di forza del Manuale è la ricca articolazione dei temi di ricerca, tutti di particolare consistenza specialistica, e al contempo, predisposti a contribuire al progetto integrandosi utilmente. Il carattere di particolare innovazione metodologica risiede nel porre in relazione i dati storici processuali, relativi alla definizione tipologica degli organismi e ai modi di trasformazioni tipici delle architetture e dei tessuti edilizi, con gli aspetti materici e costruttivi caratteristici degli organismi edilizi della tradizione locale. La finalità del metodo è individuare motivatamente, nei manufatti architettonici della tradizione locale, le vocazioni al danneggiamento sismico e le intrinseche debolezze dovute al processo di sviluppo tipologico per far discendere, da tale conoscenza, soluzioni tecniche di restauro e messa in sicurezza sismica ispirate al minimo intervento e, soprattutto, filologicamente fondate, meccanicamente efficaci ed economicamente sostenibili. Nel Manuale il contributo di Pugliano riguarda la tipologia strutturale e la regola dell’arte muraria e sviluppa la documentazione e l’analisi funzionale degli elementi del lessico costruttivo della tradizione locale.