Tecnica e Architettura hanno sempre convissuto nell'equilibrio della forma costruita. Da tempo quell'equilibrio si è alterato, a causa della prevalenza crescente della forma tecnica sulla specificità della forma architettonica. Un fenomeno che si avverte come un pericolo crescente per l'autonomia della forma architettonica. Il saggio analizza in forma problematica la crescente distanza tra gli aspetti tecnico-scientifici e quelli tecnico-estetici, distanza avvertita tra chi pratica quotidianamente il progetto architettonico e la didattica, indagando la natura contemporanea del progetto di architettura, stretto tra tecnica e invadenza degli specialismi. Si affronta anche la problematica dell'identità dell'architettura e della sua rappresentazione, nel momento della massima pervasività e omologazione delle tecniche informatiche, individuando nel Laboratorio di progettazione un campo di sperimentazioni e reciproci apporti tra pratica e didattica-ricerca, fino a indagare le forme di una possibile e problematica integrazione e reciproca vivificazione, nel segno di una auspicabile ricomposizione disciplinare.
Beccu, M. (2011). Forma tecnica e Forma architettonica. Per una ricomposizione disciplinare. In Claudio D'Amato Guerrieri (a cura di), I° Congresso internazionale Rete Vitruvio. Il progetto di Architettura tra didattica e Ricerca. 1st International Congress Architectural Design between teaching and research. Atti, Proceedings . Vol. 3. La Didattica (pp. 1299-1308). MODUGNO (BARI) : Polibapress/Arti grafiche Favia,.
Forma tecnica e Forma architettonica. Per una ricomposizione disciplinare
BECCU, MICHELE
2011-01-01
Abstract
Tecnica e Architettura hanno sempre convissuto nell'equilibrio della forma costruita. Da tempo quell'equilibrio si è alterato, a causa della prevalenza crescente della forma tecnica sulla specificità della forma architettonica. Un fenomeno che si avverte come un pericolo crescente per l'autonomia della forma architettonica. Il saggio analizza in forma problematica la crescente distanza tra gli aspetti tecnico-scientifici e quelli tecnico-estetici, distanza avvertita tra chi pratica quotidianamente il progetto architettonico e la didattica, indagando la natura contemporanea del progetto di architettura, stretto tra tecnica e invadenza degli specialismi. Si affronta anche la problematica dell'identità dell'architettura e della sua rappresentazione, nel momento della massima pervasività e omologazione delle tecniche informatiche, individuando nel Laboratorio di progettazione un campo di sperimentazioni e reciproci apporti tra pratica e didattica-ricerca, fino a indagare le forme di una possibile e problematica integrazione e reciproca vivificazione, nel segno di una auspicabile ricomposizione disciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.